2014-11-27 20:04:00

Conferenza Euro-africana: oltre alla sicurezza incentivare la cooperazione


“I fenomeni migratori non possono essere affrontati solo con politiche di sicurezza né solo con quelle di cooperazione”. Così l’alto rappresentante  per la Politica estera europea, Federica Mogherini, intervenendo ieri sera alla conferenza stampa di presentazione della "Dichiarazione di Roma", un documento che sigla una nuova cooperazione tra Europa e 28 Paesi africani nell’affrontare le politiche sulle migrazioni.  Elvira Ragosta:

Rafforzare il nesso tra migrazione e sviluppo; prevenire e contrastare le migrazioni irregolari e garantire la protezione internazionale  dei migranti regolari. Questi i principi su cui fonda il processo di Rabat, un dialogo tra Paesi europei e africani, iniziato 8 anni fa e che questa sera, per la IV conferenza ministeriale, ha visto riuniti a Roma 58 rappresentanti, tra Ministri degli Esteri, dell’Interno e delegati di altrettanti Paesi, ovvero tutti gli stati membri dell’Unione Europea con Norvegia e Svizzera e 28 partner africani, con l’Algeria in veste di osservatore. “Si tratta- ha affermato il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni- di una nuova impostazione che ci permetterà di affrontare le migrazioni non solo come azione umanitaria e di controllo, ma anche come azione di dialogo e cooperazione economica”. Soddisfatto dell’impegno assunto nella dichiarazione di Roma, il Ministro dell’Interno senegalese Abdoullaye Diallo, che ha sottolineato l’impegno preso dai 58 nel promuovere programmi specifici nei Paesi di origine affinché questi scoraggino la partenza dei propri giovani. Sulla necessità di lavorare nei Paesi di accoglienza, si è soffermato invece il ministro  dei marocchini residenti all’estero, Anis Birrou, che ha ricordato l’importanza di creare nelle società dei Paesi che accolgono i migranti regolari un clima di accettazione e di scambio culturale. 








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