2014-11-30 13:56:00

Padre Lombardi: più ci si incontra, più si trova unità


Più ci si incontra e più si cammina verso l’unità: così padre Federico Lombardi commenta gli incontri del Papa in Turchia. Ascoltiamo le riflessioni del direttore della Sala Stampa vaticana, al microfono di Francesca Sabatinelli:

R. – E’ chiaro che il Papa ha un’idea del servizio di Pietro esattamente come servizio non come potere. Quindi bisogna che sia chiaro per tutti che il servizio del primato, il servizio del vescovo di Roma, è un servizio per l’unione, che si svolge fondamentalmente attraverso l’amore, attraverso la fraternità e anche con il concetto della sinodalità. Questo è un elemento importante in questo Pontificato, che manifesta una sintonia con la Chiesa ortodossa, per la quale la sinodalità è un aspetto fondamentale del cammino della Chiesa. Il cammino, però, rimane comunque lungo. Ci sono le Commissioni che stanno studiando come effettivamente interpretare questo problema del primato, su cui ci sono mille anni di divisioni. Non è quindi una cosa così semplice da chiarire pienamente.

D. – Quali sono gli elementi nuovi, se ci sono stati in questi due giorni di incontri?

R. – Più ci si incontra e più ci si vuol bene e più si cammina verso l’unità. Il fatto che siamo ad un quarto incontro in un brevissimo Pontificato dice che c’è una sintonia e un desiderio di camminare insieme estremamente intenso. Questo mi sembra l’elemento più evidente.

D. – Il Papa ha anche chiesto di procedere uniti, cattolici e ortodossi, anche per rispondere alla richiesta d’aiuto che viene dai poveri, che viene dalle vittime della guerra…

R. – Certo, ma l’ecumenismo, come anche il dialogo interreligioso, si nutrono non solo di idee, ma anche di vivere e fare insieme. Ora, tutti quelli che sono gli aspetti di un impegno, che per i cristiani viene anche da un’esplicita ispirazione evangelica per la giustizia, il bene delle persone, il superamento delle grandi piaghe dell’umanità di oggi – siano i conflitti, la povertà, l’ignoranza, l’oppressione – tutto questo naturalmente si può fare insieme, su una base comune evidentissima presente nel Vangelo.

D. – Le immagini, secondo lei, che resteranno di questo viaggio…

R. – Le immagini che hanno colpito molto sono quelle del momento di adorazione silenziosa nella Moschea, quelle del Papa che chiede la benedizione, riceve la benedizione e un bacio dal Patriarca, e penso anche la benedizione insieme dal balcone, che è un’immagine che avevamo già visto con un altro Papa, ma che è sempre un momento molto espressivo del camminare e guardare insieme all’umanità  e ai suoi problemi.








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