2014-12-05 11:48:00

Papa: rilancio economico da attuazione diritti famiglia


Il rilancio economico della società inizia dalla famiglia, occorre sostenerla con coraggiose strategie: è quanto scrive Papa Francesco in un Messaggio inviato al Festival della famiglia, che si tiene oggi a Riva del Garda, in provincia di Trento sul tema “L’ecosistema vita e lavoro. Occupazione femminile e natalità, benessere e crescita economica”. Il servizio di Sergio Centofanti:

La famiglia ha una “posizione insostituibile e fondamentale” sia “nella società civile sia nella comunità ecclesiale” – scrive il Papa – ma oggi non basta più ribadire quanto sia importante: è necessaria “una straordinaria e coraggiosa strategia” in suo favore,  per “iniziare anche un rilancio economico per il Paese”, visto “il “preoccupante andamento demografico”.

Per il Papa è tempo di attuare nel concreto i diritti della famiglia, perché è il futuro stesso della società che dipende dall’istituto familiare, che “ha bisogno di sostegni e garanzie”. 

“Proprio per l’impegno e la responsabilità che richiedono la messa al mondo e l’educazione dei figli, le famiglie necessitano di un aiuto appropriato da parte delle agenzie pubbliche e delle aziende”. Occorre “una sinergia tra pubblico e privato, tra imprese e famiglie”.

“Va riconsiderato e risolto anche il dramma della disoccupazione soprattutto giovanile”. Il Papa pensa “all’elaborazione delle politiche familiari, a tutto ciò che concerne lo statuto giuridico e sociale delle famiglie in generale e l’aiuto che dev’essere offerto a quelle che sono svantaggiate sul piano materiale e morale”.

Papa Francesco invita a “porre attenzione all’occupazione femminile. Molte donne avvertono il bisogno di essere meglio riconosciute nei loro diritti, nel valore dei compiti che esse svolgono abitualmente nei diversi settori della vita sociale e professionale, nelle loro aspirazioni in seno alla famiglia e alla società. Alcune di loro sono affaticate e quasi schiacciate dalla mole degli impegni e dei compiti, senza trovare sufficiente comprensione e aiuto. Bisogna fare in modo – sottolinea - che la donna non sia, per esigenze economiche, costretta a un lavoro troppo duro e a un orario troppo pesante, che si aggiungono a tutte le sue responsabilità di conduttrice della casa e di educatrice dei figli. Ma soprattutto bisogna considerare che gli impegni della donna, a tutti i livelli della vita familiare, costituiscono anche un contributo impareggiabile alla vita e all’avvenire della società”.

Infine, Papa Francesco ribadisce che l’istituto familiare “è sempre stato e rimane la cellula vitale della società”.

La manifestazione, promossa dalla Provincia autonoma di Trento con il Dipartimento per le politiche della famiglia, vede la partecipazione e il confronto di istituzioni, imprese e movimenti famigliari nazionali. Il servizio di Marina Tomarro:

Conciliare vita lavorativa e familiare, capire quali sono le scelte migliori per aiutare le famiglie a diventare parte attiva della crescita economica dell’Italia, ma senza trascurare il benessere dei nuclei. E’ questo l’obiettivo centrale del Festival della Famiglia. Ascoltiamo Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento:

R. – Prima di tutto, noi dobbiamo sapere riconoscere i bisogni delle famiglie, valorizzarle come opportunità positiva di crescita dell’individuo e della società e cercare di creare una cultura diffusa. ‘Ecosistema’ vuol dire avere una cultura diffusa che considera che la famiglia sia un valore per la società. E attorno a questo, bisogna costruire anche un po’ di azioni positive, con politiche pubbliche ma anche con una partecipazione del mondo delle imprese e soprattutto del mondo delle famiglie stesse. L’associazionismo familiare è una componente straordinaria di questo ecosistema.

D. – Il Trentino è un po’ una regione-modello: allora, perché non si riesce ad applicare anche alle altre regioni italiane quello che voi state facendo qui?

R. – Ci sono esperienze interessanti nel nostro Paese anche a diverse latitudini: non è sempre vero che sia il Nord a portare avanti esperienze positive. Noi godiamo di una particolarità: abbiamo la possibilità di poter legiferare e quindi di prendere delle decisioni. Il nostro Paese dovrebbe riflettere sul fatto che si sta invece incamminando verso un ritrovato centralismo che, secondo me, invece non fa bene a questo tipo di decisioni.

Le famiglie non devono essere lasciate sole nel loro percorso. Importantissimo diventa allora un lavoro di sinergia tra le istituzioni, le imprese e il sociale. Anche la Chiesa ha un ruolo fondamentale. Quale? Ascoltiamo l’arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan:

R. - Anzitutto, di accompagnare e valorizzare la famiglia stessa: la coppia non vista come oggetto di pastorale ma anzitutto soggetto. Obiettivo della società non è il pil, ciò che noi produciamo, ma lo scopo è che le famiglie, le persone, possano vivere in qualità di vita.

D. - Anche le parole di Papa Francesco sono state un’esortazione a lavorare tutti insieme…

R. – La famiglia ne è alla base, e certamente nella famiglia ci si abitua alla corresponsabilità, ci si abitua ad apprezzare quanto riceviamo. Il Papa dice: abituati a dire ‘grazie, scusa, prego’, e ci si abitua anche a dare.

D. – Nel messaggio si dà anche grande importanza al ruolo della donna, in famiglia; si chiede un sostegno, un aiuto alle madri di famiglia …

R. – Sì: è chiarissimo che abbiano una grandissima importanza per la via naturale. Il Papa ricorda l’importanza anche nella società stessa e quindi l’importanza di armonizzare queste due esigenze a beneficio – certo – della donna, a beneficio dell’uomo e a beneficio dei figli, ma a beneficio anche della società nel suo insieme.








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