2014-12-10 08:06:00

Vescovi filippini: tolleranza zero contro la tratta


“Contro il traffico di esser umani la tolleranza deve essere zero”. E’ il severo monito contenuto in una lettera pastorale diffusa lunedì dalla Conferenza episcopale filippina (Cbcp) e ripresa dall’agenzia Ucan, che evidenzia anche le responsabilità della Chiesa nella lotta contro questa piaga.

“Anche un solo filippino vittima del traffico di esseri umani è troppo per un Paese cristiano come il nostro”, sottolinea nel documento il presidente dei vescovi mons. Socrates Villegas. “Nelle nostre città è impiantata questa rete criminale, e molti hanno le mani che grondano sangue a causa di una complicità comoda e muta. Così non si può andare avanti. Dobbiamo dire basta”, denuncia la lettera citando la “Evangelii Gaudium” di Papa Francesco.

Secondo l’ultimo rapporto annuale della “Walk Free Foundation”, una ong australiana che lotta contro le moderne forme di schiavitù, le Filippine risultano tra i Paesi più impegnati nella campagna contro la tratta, ma con mezzi insufficienti. Contro una piaga così pervasiva e la pervicacia dei trafficanti, mons. Villegas sottolinea la necessità di una più stretta collaborazione tra Chiesa e governo.

L’appello della Conferenza episcopale, segue l’allarme lanciato poco più di una settimana fa da mons. Broderick Pabillo, vescovo ausiliare di Manila, che aveva segnalato i pericoli incombenti sui sopravvissuti del tifone Haiyan del 2013. In particolare il presule aveva invitato a mantenere viva l’attenzione sulle categorie a rischio, donne e ragazze di giovane età, costrette a vendersi come "schiave del sesso", o assoldate nel mercato del "lavoro minorile".

Nella sua denuncia mons. Pabillo aveva parlato anche della sorte dei lavoratori filippini oltremare (Ofw), spesso vittime di abusi e costretti a lavorare in condizioni disumane. (A cura di Lisa Zengarini)








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