Meno assassinii, più sequestri: è il quadro tratteggiato dall’Organizzazione non governativa Reporters Sans Frontières (Rsf), in un rapporto sulle violenze ai danni degli operatori dell’informazione pubblicato oggi.
Secondo lo studio, nel 2014 - riporta l'agenzia Misna - i cronisti assassinati nel mondo sono stati 66 mentre l’anno scorso era stati 71. È cresciuto invece il numero dei rapimenti: dagli 87 casi del 2013 si è passati a 119 (oggi gli ostaggi sarebbero 40).
Due terzi degli omicidi si sono verificati in zone di conflitto: dall’Ucraina alla Libia e dalla Siria all’Iraq, dove quest’anno i combattenti sunniti del sedicente Stato islamico hanno filmato l’esecuzione dei cronisti americani James Foley e Steven Sotloff. (R.P.)
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