2014-12-16 07:51:00

Dopo Sydney, l'Is minaccia nuovi attacchi in Occidente


Se L’Occidente continuerà con i suoi crimini contro l’Islam, altri attacchi domestici saranno inevitabili.  Questa la minaccia dei Jihadisti del sedicente Stato Islamico all’indomani del sequestro a Sydney per 16 ore di decine di persone in una caffetteria da parte di un religioso radicale iraniano. L’uomo è morto insieme a due ostaggi in seguito a un blitz della polizia che parla di “azione individuale” slegata dal terrorismo islamico. Paolo Ondarza:

Un lupo solitario, secondo la polizia australiana,  Man Haron Monis, l’uomo che ieri ha tenuto in ostaggio per 16 ore   decine di persone in una caffetteria a Sydney. 49 anni, noto per la sua avversione alla campagna in Afghanistan e in libertà provvisoria perché accusato dell’omicidio della sua ex e di aver molestato alcune donne, il religioso radicale iraniano aveva adottato il titolo di sceicco. Prima del blitz che lo ha ucciso aveva chiesto un incontro con il premier Abbott e che gli fosse consegnata una bandiera dello Stato Islamico. Un mese fa aveva dichiarato la sua sottomissione, seppur in forma “inusuale” al califfo al Baghdadi – ricordano sul web i jihadisti dell’is che lanciano la minaccia: “la sollevazione dei musulmani e altri attacchi 'domestici'" saranno "inevitabili" se l'Occidente continuerà con i suoi "crimini contro l'Islam". Ferma la condanna dal Gran Mufti d’Australia e da 40 organizzazioni musulmane presenti nel paese. Sui  possibili legami tra l’Australia e l’estremismo dell’Is, Giada Aquilino ha sentito Dario Fabbri della rivista di geopolitica Limes:

R. – Sappiamo, perché ce lo dicono le autorità australiane, che ci sono tra i cento e i duecento cittadini australiani di origine mediorientale che hanno partecipato o stanno partecipando alla costruzione, alle battaglie dello Stato Islamico. È interessante rilevare a riguardo che gli ultimi mesi le autorità australiane hanno ritirato più di 50 passaporti, cioè li hanno annullati proprio per impedire a chi è andato all’estero a commettere questo tipo di azioni di ritornare in patria. Un altro dato interessante è che nelle ultime ore c’è stata un’azione antiterrorismo molto ampia a Sydney, che ha portato all’arresto di diverse persone. Sempre negli ultimi giorni, i vertici dello Stato Islamico in alcuni videomessaggi hanno invitato proprio i loro adepti in Australia ad effettuare azioni terroristiche.








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