2014-12-16 15:56:00

Pakistan, talebani fanno strage di bambini. Bhatti: è orrore


E’ di 135, di cui la maggior parte bambini, e 250 i feriti il bilancio dell’orribile strage perpetrata in Pakistan dai talebani, in una scuola di Peshawar. Dopo sette ore di attacco, i sei terroristi sono stati uccisi. Dal presidente francese, Hollande, a quello statunitense Obama, la condanna internazionale è stata unanime. Il servizio di Francesca Sabatinelli:

Una carneficina per rappresaglia, uno degli attacchi più sanguinosi e più aggressivi, perché contro bambini, che il TTP (Tehreek-e-Taleban Pakistan) abbia mai perpetrato. Gli oltre 100 bambini uccisi sono stati il prezzo delle azioni dell’esercito pakistano contro le roccaforti talebane nel Nord del Waziristan, regione al confine con l’Afghanistan. Le piccole vittime, tra i 6 e i 17, erano tutti studenti della scuola a Peshawar attaccata oggi da un commando del principale gruppo ribelle islamico del Paese legato ad Al Qaida. Sei gli assalitori, con indosso uniformi militari, che hanno assaltato la Scuola, destinata  all’istruzione dei figli dei militari, e proprio per questo obiettivo dei talebani, scelto, ha spiegato il portavoce dei terroristi, per far provare ai militari il dolore di chi perde le famiglie. Il premier Nawaz Sharif, partito subito da Islamabad per Peshawar, ha definito l’attacco una “tragedia nazionale”. “E’ terribile che abbiano scelto di attaccare una scuola con bambini - ha detto l’arcivescovo di Karachi e presidente della Conferenza episcopale locale, mons. Coutts - significa che i talebani non hanno limiti ed è gente pronta a fare qualsiasi cosa”. Paul Bhatti, leader della Alleanza delle minoranze pakistane:

R. – E’ un orrore. Dire che è una cosa che fa star male, è poco. E’ una cosa terribile, contro qualsiasi insegnamento religioso, contro qualunque ideologia umana: è inconcepibile una violenza di questo tipo. E io vorrei che lo Stato pakistano, e in particolare il governo attuale, prenda serie misure per eliminare questo tipo di violenza dal Pakistan: che non è soltanto contro il Pakistan, ma contro il mondo intero, contro l’umanità.

D. – In più, che cosa dovrebbe fare il governo? Dovrebbe cambiare completamente strategia?

R. – Anche se i terroristi erano sei, erano altamente preparati e questo non accade solo nel nord del Pakistan, ma è diffuso in tutto il Paese. E questo è frutto di quelle scuole nascoste, nelle quali si fa il lavaggio del cervello ai bambini proprio con questo obiettivo: che loro vivono, uccidono e muoiono in nome di questa ideologia. Fino ad adesso, noi non abbiamo visto passi concreti da parte del governo: che si impegnino a identificare queste scuole e a eliminare questa ideologia e identificare i bambini che sono, essi stessi, le prime vittime di questa ideologia. E questo non è stato fatto, nessuno lo fa. Condannano puntualmente, questo va bene, ma qui c’è bisogno di identificare la base di questo odio e di questa violenza che, secondo me, si trova in quelle istituzioni dove crescono queste persone che poi diventano terroristi. Di fronte a questo attacco, poi così orribile, si chiede veramente non solo un ulteriore impegno da parte nostra, ma anche da parte della comunità internazionale, passi concreti, ma anche strategie a lungo e medio termine. Perché altrimenti non riusciremo a venire fuori da questa situazione.

Mobeen Shahid, docente di Pensiero e religione islamica alla Pontificia Università Lateranense e fondatore dell’Associazione internazionale “Pakistani cristiani in Italia”:

"Negli ultimi due anni di azione, il TTP ha piuttosto attaccato target dove le Forze armate erano presenti. Finora sono stati sempre attacchi contro le forze armate nei punti strategici. Questa volta, la loro azione si è allargata alle zone civili, come le scuole, che si trovano in zone all’interno della città, si tratta di zone governate dalle forze armate all’interno delle quali ci sono poi le scuole dove i figli degli ufficiali vanno a studiare, dalle elementari fino alle superiori, e vengono chiamate Army public school. In questo caso, i talebani ha voluto dare una lezione alle forze armate attaccando queste scuole di formazione che secondo loro sono sul modello occidentale per cui sono contro la "sharìa" islamica. Questo tipo di attacco è in sintonia in realtà anche con il fenomeno che troviamo in Nigeria, come Boko Haram dove si vieta l’educazione sul modello occidentale. Non mi sorprenderei che i talebani comincino ad attaccare anche altre scuole sul territorio nazionale.

 








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