2014-12-18 16:43:00

Putin: rublo, due anni per uscire da crisi economica


La crisi del rublo, il conflitto in Ucraina, i rapporti con Europa e Nato. Sono questi alcuni dei temi trattati dal presidente russo Vladimir Putin, nella maxi conferenza stampa annuale a Mosca, davanti a più di 1200 giornalisti. Il servizio di Giada Aquilino:

Due anni per uscire dalla crisi e “l’economia russa si riprenderà”. Parola di Vladimir Putin, che ha assicurato come la banca centrale e il governo stiano adottando misure adeguate per evitare un ulteriore tracollo del rublo. La crisi economica di Mosca è dovuta - ha detto - ai bassi prezzi del petrolio, alle decisioni occidentali per la crisi ucraina e alle turbolenze dei mercati finanziari mondiali.

E mentre l’Unione europea vara nuove sanzioni alla Crimea annessa dalla Russia, con stop agli investimenti, divieto di offrire servizi turistici e blocco dell'export di alcuni prodotti, il capo del Cremlino si è detto certo che la crisi in patria non è il risultato dell’annessione della Crimea stessa, a proposito della quale ha parlato di “desiderio dei russi di difendere la loro sovranità”. Quando si tratta delle azioni russe in Ucraina, ha aggiunto, “l’orso viene sempre portato al guinzaglio”. Ammessa però la presenza russa nell’est dell’Ucraina, anche se ha parlato di volontari che “prendono parte ai combattimenti”.

Criticata pure la Nato, accusata di creare un nuovo “muro” con la sua espansione ad est. Molto vicino, poi, secondo Putin, l’accordo sul nucleare iraniano. Per quanto riguarda i mondiali del 2018, la Russia non baderà a spese. Nello stesso anno si terranno le elezioni, ma è “troppo presto” per decidere una sua ricandidatura. Così si è chiusa la decima conferenza stampa di fine anno di Putin.








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