2014-12-18 12:49:00

Usa-Cuba: soddisfazione dei due episcopati


Le conferenze episcopali di Stati Uniti e Cuba hanno espresso il loro compiacimento - riferisce l'agenzia Fides - per l’annuncio della normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, grazie alla mediazione di Papa Francesco e per la liberazione dello statunitense Alan Gross e degli altri prigionieri accusati di spionaggio.

Reazione vescovi Usa
La Conferenza episcopale degli Stati Uniti d’America (Usccb), attraverso un comunicato firmato da mons. Oscar Cantù, vescovo di Las Cruces e presidente della Commissione episcopale “Giustizia e Pace”, afferma che "ci incoraggia l'annuncio da parte dell'amministrazione (Obama) di azioni importanti che favoriscono il dialogo, la riconciliazione, il commercio, la cooperazione e il contatto tra le nostre rispettive nazioni e cittadini". "Crediamo sia giunto il momento per gli Stati Uniti di stabilire piene relazioni diplomatiche con Cuba" ha affermato Mons. Cantù. Tra le azioni auspicabili ha indicato la rimozione di tutte le restrizioni sui viaggi a Cuba, l’abbandono del termine “terrorista” con cui si indicano tutte le realtà di Cuba, la promozione degli scambi commerciali e la revoca delle restrizioni su affari e finanze.

I vescovi propongono inoltre di agevolare la cooperazione nei settori della tutela ambientale, del controllo del traffico di droga e di esseri umani e nel campo scientifico. “La partecipazione è il modo per sostenere il cambiamento a Cuba e sostenere il popolo cubano nella sua ricerca per la democrazia, i diritti umani e la libertà religiosa" ha concluso Mons. Cantù.

Reazione vescovi Cuba
Dal canto suo, in un loro comunicato, la Conferenza episcopale di Cuba (Cooc) afferma che "le importanti dichiarazioni del Presidente di Cuba, Raul Castro, e del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, segnano una nuova tappa nelle relazioni tra i nostri due paesi. Ringraziamo il Signore, alla vigilia di Natale, in quanto nuovi orizzonti di speranza illuminano la vita del popolo cubano, perché le buone relazioni senza tensioni tra i popoli così vicini sono il fondamento di un futuro promettente”. 

“Esprimiamo una gratitudine speciale a Papa Francesco, che entrambi i Capi di stato hanno riconosciuto come un importante mediatore di un desiderio che ora si avvera. Ci auguriamo - scrivono i vescovi cubani - che la volontà espressa dai Presidenti contribuisca al benessere materiale e spirituale del nostro popolo. Apprezziamo moltissimo il ritorno dei tre cubani liberati nella loro patria e nelle loro famiglie, così come il gesto umanitario nei confronti del prigioniero americano che ha potuto rincontrarsi con la sua famiglia". (R.P.)








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