2014-12-19 08:12:00

Ok dell’Ue al piano Juncker per gli investimenti da 315 mld


Nella tarda serata di ieri è arrivato il via libera da parte dei capi di stato dell’Ue, riuniti a Bruxelles, al piano Juncker che istituisce un nuovo fondo per gli investimenti strategici (Efsi) allo scopo di mobilitare 315 miliardi di euro nel 2015-2017. I contributi destinati al fondo, che sarà attivo da giugno, non saranno conteggiati nel calcolo sullo sforamento del patto di stabilità. Soddisfazione è stata espressa dalla presidenza di turno italiana e  dal presidente della Bce Mario Draghi. Il Servizio di Marco Guerra:

 
 
Il Fondo Europeo per gli investimenti strategici (Efsi) fortemente voluto dal presidente della Commissione europea Juncker ha incassato il via libera del consiglio Ue. Lo strumento, che mira a mobilitare 315 miliardi di euro in tre anni, ha una dotazione base di 21 miliardi provenienti dal bilancio europeo ma da ora ogni paese potrà contribuire con una sua quota. Al momento nessuna cancelleria si è già impegnata farlo perchè tutti vogliono prima vedere i dettagli del piano e i progetti che saranno finanziati e che la Commissione presenterà a gennaio. Questo risultato è un compromesso tra i paesi che chiedono maggiore flessibilità per la crescita e i guardiani del rigore come Berlino. Lo sforamento al patto di stabilità dei singoli paesi non sarà infatti considerato tale se a determinarlo saranno i contributi al fondo per gli investimenti. I contributi dei Paesi saranno “necessariamente in linea con la flessibilità” esistente, chiarisce il testo con le conclusioni del vertice, anche se la Merkel in conferenza stampa ribadisce che le elargizioni al fondo devono restare nell'ambito delle regole del Patto di stabilità. Soddisfatti il premier italiano Renzi, che parla di un semestre italiano che “lascia in eredità la crescita”, e il presidente della Bce Draghi secondo il quale con il piano Junker sale la fiducia nell’eurozona.
 








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