2014-12-20 16:45:00

Iraq: ritrovate due fosse comuni con 70 corpi di yazidi


I peshmerga curdi appoggiati dall'esercito di Baghdad e dai raid aerei della coalizione internazionale continuano ad avanzare nel nord-ovest dell’Iraq e sono riusciti a entrare nel centro della città di Sinjar, strappandola agli jihadisti dello Stato islamico. Liberata anche Shingal, nelle cui vicinanze sono state ritrovate due fosse comuni con 70 corpi, anche di donne e bambini. Il servizio di Debora Donnini:


Le vittime nelle fosse comuni sono yazidi, la minoranza religiosa che ha subito dall’Is uccisioni di massa, sequestri e riduzione in schiavitù. A ritrovarle i peshmerga curdi, il cui comandante fa sapere che "i miliziani dell'Is si stanno ritirando in Siria". In Iraq sarebbe stato, intanto, inviato uno squadrone di 60 teste di cuoio britanniche del Sas con lo scopo di uccidere Jihadi John, autore delle capitazioni degli ostaggi occidentali diffuse in video dall’Is. Si tratterebbe di Abdel-Majed Abdel Bary, 24 anni, londinese.

 

I peshmerga curdi avanzano anche a Kobane, in Siria                                                                                                                                               E l’avanzata dei peshmerga curdi non si ferma all’Iraq: anche in Siria "sono avanzati in sei sobborghi di Kobane prendendo il controllo anche del centro culturale nell'area", fa sapere un responsabile del governo del Kurdistan . Nella Siria settentrionale, però, l’Is ha giustiziato un uomo accusato di aver lavorato come spia per la Coalizione internazionale e il Financial Times scrive che gli jihadisti sunniti hanno ucciso 100 stranieri che volevano disertare e tornare a casa. Nel nord della penisola egiziana invece 6 jihadisti dello Stato del Sinai, che ha giurato fedeltà allo Stato islamico,  sono rimasti uccisi in scontri con le forze di sicurezza . Arriva poi la notizia che l’Is ha un sito internet registrato con dominio italiano. Lo fa sapere il vicepresidente del Copasir Giuseppe Esposito spiegando che il portale è di proprietà di un polacco residente in Germania.








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