2014-12-20 14:18:00

La Squilla di Lanciano: i rintocchi della pace e del perdono


"Se la Chiesa è nata cattolica, vuol dire che è nata «in uscita», che è nata missionaria. Se gli Apostoli fossero rimasti lì nel cenacolo, senza uscire a portare il Vangelo, la Chiesa sarebbe soltanto la Chiesa di quel popolo, di quella città, di quel cenacolo". (Papa Francesco, 17.09.14)

La “Chiesa in uscita” di Papa Fancesco spinge anche i consacrati ad intraprendere cammini mai percorsi prima. Tale è stata l’esperienza di Suor Cristina, Orsolina della Sacra Famiglia, al programma televisivo “The voice”.  Ascoltiamo la sua testimonianza al microfono del Padre Vito Magno.

A Lanciano, in provincia di Chieti, il 23 dicembre è un giorno speciale.

Dalle 18.00 alle 19.00 una campanella della torre civica, la Squilla, suona ininterrottamente e scandisce, con i suoi rintocchi dolci ed inconfondibili, il tempo della pace e della riconciliazione.

Una tradizione antica, accompagnata da una processione di alcuni chilometri, che rievoca il viaggio dei pastori verso Betlemme.

Ce ne parla don Michelino Di Lorenzo, per molti anni parroco a Lanciano e profondo conoscitore delle tradizioni frentane.

La parola ad uno dei personaggi del presepe: il bue.

Alessandro De Carolis legge per noi un brano tratto dalla Novena davanti al presepe di don Alessandro Pronzato (Gribaudi).








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