Praga si prepara ad accogliere la pacifica invasione di giovani provenienti da tutta Europa. Il 29 dicembre, decine di migliaia di giovani dall’Est all’Ovest di Europa arriveranno a Praga in bus, treno, aereo o autostop. Tra questi giovani ortodossi, cattolici e protestanti: i più numerosi - riferisce l'agenzia Sir - verranno da Polonia, Ucraina, Italia, Germania, Francia, Croazia e Bielorussia.
L'ospitalità in parrocchie, scuole, famiglie
Qualche cifra: più di 30 mila persone parteciperanno
all’incontro e saranno accolti nei quartieri di Praga, nelle città e nei paesi della
regione. 65 i Paesi rappresentati dai giovani iscritti, senza contare i 1.950 giovani
volontari che arriveranno due giorni prima per preparare l’accoglienza e organizzare
la logistica. Gli italiani sono più numerosi degli altri anni e sono il gruppo più
consistente dopo polacchi e ucraini. I giovani saranno accolti in più di 150 punti
d’accoglienza predisposti nelle parrocchie delle diverse chiese e nelle scuole della
regione e saranno poi ripartiti nelle famiglie ospitanti e nei luoghi di accoglienza
collettiva. 17 chiese del centro storico di Praga apriranno le loro porte per la preghiera
di martedì 30 a mezzogiorno e mercoledì 31 dicembre.
I luoghi di preghiera a Praga
In ogni chiesa ci sarà una croce di Taizé dipinta
espressamente in queste settimane da un gruppo di artisti sotto la direzione di Matej
Forman. 5 sono i luoghi di preghiera preparati al Parco delle Esposizioni di Letnany
e in virtù dell’affluenza annunciata, è stata allestita una tenda che può ospitare
fino a 4.500 giovani. 14 rappresentanti del Consiglio delle Chiese ceche parteciperanno
alla preghiera del 1° gennaio alle 19 nella cattedrale, trasmessa in diretta dalla
televisione ceca. Il 30 dicembre la preghiera della sera sarà trasmessa in diretta
dal padiglione 4 del Parco delle Esposizioni, grazie al segnale messo a disposizione
dalla rete europea Ebu.
Le parole del Papa sugli incontri di Taizè
La mattina del 30 novembre, durante l’ultimo giorno
del suo viaggio apostolico in Turchia, Papa Francesco ha evocato Taizé, parlando della
ricerca della piena comunione tra le Chiese: “Sono i giovani - penso, ad esempio,
ai moltissimi giovani ortodossi, cattolici e protestanti che si ritrovano negli incontri
internazionali organizzati dalla comunità di Taizé - che oggi ci chiedono di fare
dei passi avanti verso la piena comunione. E questo non perché ignorano il significato
delle differenze che ci separano ancora, ma perché sanno vedere al di là, sono capaci
di accogliere l’essenziale che già ci unisce”. (R.P.)
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