2014-12-23 15:08:00

P. Lombardi. Radio Vaticana: curare l'unione fra noi


“Curiamo l’unione fra di noi, necessaria, come dice il Papa, per il bene di ogni comunità”. Parole di padre Federico Lombardi, direttore della Radio Vaticana, nel salutare il personale riunito questa mattina per il tradizionale scambio di auguri natalizi. L’incontro è seguito alla Santa Messa di preparazione al Natale nella Cappella dell’Annunciazione di Palazzo Pio, sede della nostra emittente. Il servizio di Gabriella Ceraso:

Questo è il momento dell’anno in cui la famiglia della Radio Vaticana lascia temporaneamente scrivanie e lavoro per ritrovarsi insieme a celebrare il Natale, la venuta del Signore. "La nascita di un bambino in Africa", ha detto nell’omelia padre Paul Samasumo, originario dello Zambia e responsabile del programma Inglese Africa, "è una festa grande", proprio come è stata la venuta di Gesù:

“La nascita di Gesù è un dono prezioso per tutti noi. Dio ha scelto di venire a vivere fra noi e con questo gesto ci ha dato il prezioso dono del suo Figlio. Oggi, non celebriamo solo la nascita di Gesù nella storia, celebriamo anche la liberazione, riconciliazione dell’umanità con Dio”.

"Il tempo di Natale", ha aggiunto, "non sia un tempo di distrazioni e fretta bensì l’occasione per far silenzio in noi in modo da poter ascoltare la voce di Dio che viene a parlarci".

In diverse lingue – un quarantina quelle della nostra emittente – si è pregato per il Papa, per la Chiesa, per i cristiani perseguitati nel mondo, per il lavoro della Radio Vaticana, perché sia testimonianza di vita, come il Signore la desidera, con gioia, umiltà e dedizione.

Nei saluti finali, dopo le parole dei colleghi, il direttore della nostra emittente, padre Federico Lombardi, ha ricordato presenti, assenti e nuovi arrivi – i cinque bambini appena nati nelle famiglie dei colleghi – e ha ripercorso il secondo anno trascorso al servizio del Papa. Un anno di difficoltà, ma anche di novità e speranza, ha detto:

“Recentemente, per esempio, questo degli Stati Uniti e Cuba, in cui il Papa ha dato un contributo, è un segno che noi non aspettavamo, che qualcosa in meglio può cambiare”.

“Camminiamo con speranza e fiducia come Abramo", è stato il suo invito, certi che il Signore ci conduce, in particolare, curando ciò che anche al Papa sta a cuore:

“Le comunità della Chiesa – la Curia, la Radio Vaticana – devono essere unite. Ognuno di noi deve cercare veramente di creare comunità, comunione con il rispetto dell’altro, con la buona comprensione, con la pazienza che è necessaria. Ma ogni divisione, ogni tensione non curata etc. è fonte poi di debolezza e di fallimento. Mi raccomando in particolare questo aspetto: curare - dice il Papa - continuare a curare l’unione fra di noi, il rispetto e la solidarietà di cui abbiamo veramente molto bisogno.

Tra le novità di questo Natale, annunciata da padre Lombardi, la cronaca indonesiana delle celebrazioni papali. "Grazie al nostro servizio", ha detto, "avanza la frontiera dell’annuncio del Signore".








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