2014-12-28 14:17:00

Don Di Noto: anche oggi milioni di bambini martiri innocenti


La Chiesa questa domenica ricorda anche la memoria dei Santi martiri innocenti, i bambini che a Betlemme furono fatti uccidere da re Erode, perché insieme ad essi morisse Gesù. “Ancora oggi – ha detto a Natale Papa Francesco – il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode”. Il Santo Padre ha rivolto il pensiero ai “bambini uccisi prima di vedere la luce, massacrati sotto i bombardamenti, sfollati, abusati, sfruttati, maltrattati o privati dei genitori nell’egoismo di una cultura che non ama la vita”. Sui martiri innocenti dei nostri giorni si sofferma al microfono di Paolo Ondarza, don Fortunato Di Noto, fondatore dell’associazione Meter, da anni impegnato contro la pedofilia e la pedopornografia online:

R. – Certamente i martiri innocenti di oggi sono i bambini uccisi sotto i bombardamenti mentre erano nelle loro case, mentre studiavano, mentre dormivano nei loro letti; quelli arruolati, torturati, violentati, venduti come schiavi o vittime delle nuove forme di schiavitù che sono la pedofilia e la pedopornografia; o anche quei bambini che per la fede cristiana vengono uccisi …

D. – Martiri innocenti anche i bambini mai nati, abortiti...

R. – Sicuramente. Sono tanti i bambini non nati, milioni e milioni di vittime in tutto il mondo. E l’aborto certamente non è una scelta culturale, né tantomeno di pianificazione. Si giustifica l’aborto dicendo che forse i bambini che potrebbero nascere non avranno di che mangiare, saranno malnutriti, però questa è una giustificazione assurda di cui noi non possiamo tacere, dobbiamo parlarne, parlarne ad alta voce.

D. – Il silenzio impotente di tanti bambini – ha detto Papa Francesco – grida sotto la spada di tanti Erode, anche oggi …

R. – Immaginate il traffico degli organi dei bambini, lo sfruttamento sessuale oppure quando gli Erode arrivano a pianificare anche l’eutanasia infantile … Ecco, tanti Erode di questo mondo non solo non si inchinano all’umanità, come ha detto il Papa, si inchinano soltanto ad un profitto che è il denaro. E il denaro, noi sappiamo – come dice San Paolo – è la spazzatura, l’immondizia del demonio.

D. – Ma l’innocenza può essere violata, uccisa anche psicologicamente?

R. – Certo! Basti pensare come la tv manipoli, veicoli messaggi violenti; poi ci sono le cosiddette nuove favelas esistenziali digitali: cioè, i bambini sono i soggetti di un’esistenza che è stata invasa dalla tecnologia, che non sanno gestire e quindi naufragano nelle cosiddette periferie digitali. Gli uomini di buona volontà devono abitare quelle periferie non soltanto per comunicare, ma anche per accompagnare la sofferenza di questi minori che naufragano nel mondo digitale.

D. – Il 2014 che si conclude, lei denuncia, è stato un anno terribile: innumerevoli le vittime innocenti …

R. – Possiamo elencarle come una specie di Rosario del dolore … Credo che proprio per la festa dei Santi Innocenti dovremmo elevare preghiere e suppliche e assumere un impegno concreto: infatti, non deve mai mancare la speranza di fronte a tutti questi problemi terrificanti, orribili dove i bambini non vivono neanche il giorno dopo la loro nascita. C’è da sperare perché ci sono tanti uomini di buona volontà … Finisco raccontando una cosa: ho piantato degli alberi di fronte alla mia parrocchia, e spesso me li sradicano. E io, allora, cosa faccio? Li ripianto. E me li sradicano di nuovo. E io che cosa faccio? Li ripianto ancora. E’ vero, li sradicano, nella vita, i bambini. Però noi non possiamo mai dimenticare di continuare a sperare e continuare a far sì che i bambini siano al primo posto, i prediletti del Signore, i privilegiati in una società che non deve disumanizzarsi ma deve sempre sperare nell’uomo.

D. - La Chiesa ci invita a fare memoria dei Santi martiri innocenti. Quale il loro valore per noi?

R. – La Chiesa ha sempre avuto un grande amore per l’infanzia. Lo stesso Beato Paolo VI, prima di morire, diceva che l’impegno della Chiesa per l’infanzia non è una moda transitoria, ma un impegno permanente, proprio perché nasce un bambino per noi. Immaginate che nella Chiesa ci sono stati – oltre ai Santi innocenti – tantissimi bambini martiri, tantissimi bambini testimoni della fede, tanti bambini che sono stati elevati agli onori degli altari come martiri, come Santi, come Beati, come Servi di Dio. Questa è la dimostrazione che anche attraverso i bambini può accadere una rivoluzione. E’ vero, sì, possono offenderli però è anche vero che noi possiamo ricordarli e diventano esempio di vita per tutti.








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