2014-12-31 14:29:00

Freddo. No ai farmaci "fai da te" per i bambini


Arriva il periodo freddo che porta con sé mali di stagione anche per i più piccoli. Un periodo in cui in alcune famiglie si tende a somministrare con troppa superficialità ai bambini sciroppi e gocce con dosi troppo forti o troppo basse. Un problema che affronta al microfono di Elisa Sartarelli il pediatra, Italo Farnetani:

R. – Cucchiai, cucchiaini e cucchiai grandi hanno più o meno un dosaggio abbastanza standard. Il cucchiaino da caffè, infatti, sono 3 cc, il cucchiaino da tè sono 5, e il cucchiaio da minestra sono 10 cc. E’, però, sempre bene usare i misurini in quanto la caratteristica principale e la terapia nel bambino piccolo è il dosaggio preciso: fare un dosaggio adatto non tanto all’età, ma al peso del bambino.

D. – I bambini sono più sensibili degli adulti agli errori nel dosaggio?

R. – Non ci sono farmaci che non facciano male o soggetti più sensibili o meno. Il problema è che i farmaci al dosaggio giusto fanno bene, al dosaggio sbagliato fanno male. Ogni farmaco dato a un dosaggio eccessivo può essere tossico. L’arsenico nell’Ottocento veniva usato come ricostituente, ma poteva essere letale. Sicuramente, un dosaggio fatto con le gocce, cioè preciso, centellinato, è un dosaggio più suscettibile di errori, perché fra 15 e 20 gocce sembra poco, ma c’è una differenza di assunzione di farmaci.

D. – E’ vero che ci sono antibiotici più o meno forti?

R. – Gli antibiotici sono tutti efficaci. Oggi, usiamo dei potenti antibiotici che per bocca hanno l’assorbimento quasi totale, come fossero fatti per intramuscolari. Gli antibiotici vanno usati specificatamente per un certo tipo di batterio. Quella che è la verità sugli antibiotici è che oggi vengono dati o per bocca o per via endovenosa, cioè con la flebo. Oggi, la puntura intramuscolare non ha più motivo di essere.

D. – Esistono poi rimedi non farmacologici: quali consiglierebbe e quanto sono efficaci?

R. – Per esempio, l’omeopatia non ha un’efficacia clinica: sono microdosi, non ci sono prove scientifiche che ne dimostrino l’efficacia. I prodotti fitoterapici, quindi da erboristeria, sono farmaci, perciò vanno usati al momento giusto, nel dosaggio giusto. Alcuni rimedi naturali, come le bevande calde, sono sempre validi, perché una bevanda calda è importante soprattutto per l’introduzione di liquido. I liquidi sono fondamentali per il funzionamento dell’organismo. Noi dovremmo bere, gli adulti, almeno due litri di acqua al giorno per idratare l’organismo. Quando il bambino ha la tosse, se gli faccio mancare l’acqua, le secrezioni dell’apparato respiratorio si essiccano sempre di più, con il rischio che non siano più fluide, non vengano espettorate e di conseguenza facciano prolungare la tosse. E’ per questo che si dice che il più grande mucolitico naturale esistente sia l’acqua.

R. – Il classico cucchiaino di miele?

R. – Sono abbastanza contrario al miele. Sotto un anno è pericoloso, perché può trasmettere il botulismo infantile, sopra un anno favorisce la carie dentale e l’obesità. Mentre, invece, consiglio il classico latte, tè, senza miele. Se io do il latte caldo, però, favorisco un apporto calorico che talvolta mi favorisce l’obesità e mi impone di dovermi spazzolare i denti. L’acqua naturale, che non dà apporto calorico, che non mi altera il cavo orale, è quella più efficace nell’idratare l’organismo e, di conseguenza, prevenire la tosse, la stipsi e un’eventuale secchezza della bocca.








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