2015-01-01 13:03:00

Rapporto sulle mine antiuomo: in 14 anni 348 morti


Il rapporto Landmine Monitor 2014 documenta 3.450 incidenti tra il 1999 e la fine del 2013 e circa 348 morti. Ai primi posti tra i Paesi con il più alto numero di vittime causate da esplosioni di mine antiuomo in tutto il mondo: la Colombia, una nazione che ha trascorso cinque anni in lotta con un insurrezione marxista finanziata dal traffico di droga, seguita dall’Afghanistan, un Paese devastato dalla guerra apparentemente interminabile per la maggior parte degli ultimi 35 anni ed al terzo posto il Myanmar.

I casi in Myanmar
Yeshua Moser-Puangsuwan, il ricercatore Landmine Monitor per il Myanmar, ha detto in una conferenza stampa a Yangon che il rifiuto del Paese a ratificare il Trattato di Ottawa e consentire l’ispezione diretta dei focolai di conflitto ha reso difficile compilare un numero preciso di vittime, ma le stime ufficiali della Campagna internazionale per il bando delle mine antiuomo (Icbl) sono stati quasi certamente sottostimati. Yeshua ha aggiunto che, nonostante la richiesta del Presidente Thein Sein di assistenza dell’Unione Europea nella creazione di programmi di bonifica nel 2012, le organizzazioni internazionali sono state impedite di viaggiare in zone contaminate con mine. Militari e governo si accusano a vicenda per il rifiuto di accesso. Secondo il rapporto Landmine Monitor, negli ultimi due anni non c’è stato alcun sminamento da parte di organizzazioni accreditate, anche se alcuni gruppi etnici armati e organizzazioni, come la Free Burma Rangers, si sono impegnati in alcuni programmi di sminamento locale.

Accuse all'esercito birmano
Il rapporto segnala anche “accuse credibili” di uso di mine antiuomo da parte dell’esercito birmano negli ultimi due anni nel Kachin e nell’Arakan, tra cui una lunga striscia di terra a meno di 100 metri dal confine con il Bangladesh e da parte di gruppi armati etnici che non hanno rinunciato all’uso di mine poiché i negoziati per un cessate il fuoco a livello nazionale, iniziati nel 2011, non si sono ancora conclusi.

Il presidente giustifica l'uso delle mine
Sono 162 i Paesi firmatari del Trattato per il bando delle mine 1997. Essi rappresentano più dell'80% dei governi di tutto il mondo. Il governo birmano si è ripetutamente astenuto sulla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di vietarne l’uso, lo stoccaggio e la produzione e il Presidente Thein Sein ha detto in pubblico in occasione del vertice Asean 2012 a Phnom Penh che l’uso continuato di mine nel Paese era necessario ”per salvaguardare la vita e la proprietà della gente". (P.L.)








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