L’impatto dell’ebola avrà una lunga durata in Sierra Leone. La popolazione totale è di sole 6 milioni di persone. Al 19 dicembre il numero complessivo di casi registrati erano 8.880 tra sospetti, probabili e confermati. Secondo quanto riferito all’agenzia Fides dalla Camillian Task Force impegnata nel Paese, le morti collegate al virus sono 2.529 sempre tra casi sospetti, probabili e confermati. 1.326 casi confermati sono stati curati e molta gente è riuscita a sopravvivere.
Ebola condiziona le celebrazioni natalizie
Il virus continua a portare conseguenze in tanti settori, anche nelle pratiche religiose.
In chiesa, ad esempio, sono autorizzate a sedersi solo tre persone per ogni panchina.
O ancora entrando in chiesa, invece dell’acqua santa ci si deve lavare le mani con
la clorina. Dopo la funzione religiosa alle persone viene controllata la temperatura
con gli infrarossi. Non si fa lo scambio della pace per evitare di stringere le mani
degli altri. Non vengono celebrati nè battesimi, unzione degli infermi, matrimoni.
Quest’anno non c’è stata la veglia di Natale e nella maggior parte delle parrocchie
si è celebrata un’unica Messa.
Discriminati i bambini orfani
Tra le altre conseguenze dell’ebola ci sono tanti bambini orfani oltre a tanti sopravvissuti
che vengono discriminati nonostante non possano trasmettere il virus in quanto immunizzati.
Stigma e discriminazione anche per quelli che seppelliscono i morti di ebola perché
in contatto diretto con i portatori. Inoltre, risulta un aumento nelle gravidanze
precoci forse a causa della vita stagnante e della chiusura di scuole e università.
(R.P.)
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