2015-01-04 12:48:00

Israele blocca 100 milioni di dollari per l'Anp


Continua la tensione in Medio Oriente dopo la decisione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) di aderire alla Corte penale internazionale con l’intenzione di incriminare Israele per “crimini di guerra”. Pronta la reazione israeliana: congelati oltre 100 milioni di dollari destinati ai palestinesi, con l’Anp che ha avvertito: senza quei fondi potremmo "sparire". Il servizio di Michele Raviart:

“Non permetteremo che i nostri soldati siano portati davanti al Tribunale penale internazionale. Chi dovrebbe essere perseguito sono i dirigenti dell’Anp, che sono alleati con i terroristi di Hamas”. Ancora parole dure da parte del primo ministro israeliano, Benjamin Nethanyahu, sulla richiesta dell’Anp di aderire al Tribunale dell’Aja, dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva bocciato una mozione contro l’occupazione israeliana della Cisgiordania.

Accordi di Oslo "finiti". "Atto di pirateria"
Per il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman è la “fine degli accordi di Oslo” del 1993. Ieri, erano stati congelati i fondi delle tasse e dei dazi doganali che il governo israeliano raccoglie ogni mese per conto dell’Autorità nazionale palestinese. “E’ un atto di pirateria, una punizione collettiva e un crimine di guerra”, spiega alla radio militare israeliana il negoziatore palestinese, Saeb Erekat. “Siamo determinati a difendere i nostri diritti in maniera non violenta e nel contesto della visione di due Stati per due popoli”, ha continuato Erebat, che ha spiegato come la fine dell’Autorità nazionale palestinese potrebbe essere annunciata nel prossimo futuro se i fondi non saranno scongelati. Il denaro serve infatti per pagare gli stipendi pubblici e i servizi nei territori occupati. 








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