2015-01-12 14:27:00

Orrore in Nigeria: Boko Haram continua a usare bimbe kamikaze


L’orrore in Nigeria non conosce limiti. Il nordest del Paese è ormai preda della follia degli estremisti islamici di Boko Haram, che colpiscono con i loro attentati prevalentemente obiettivi civili. Usate in 48 ore tre bambine kamikaze, mentre rimane drammatica la situazione a Baga dove 2000 persone sarebbero state massacrate. Alle Nazioni Unite, che hanno condannato queste violenze, si chiede anche un intervento urgente per le decine di migliaia di profughi in fuga dalla guerra, ai quali manca tutto per sopravvivere. Giancarlo La Vella ne ha parlato con padre Efrem Tresoldi, direttore della rivista dei Comboniani, “Nigrizia”:

R. – E’ una cosa terrificante vedere che vengono utilizzati bambini innocenti per creare nuova distruzione e per portare avanti un piano criminale da parte di Boko Haram, che nuovamente ha avuto un’accelerazione in questi ultimi mesi proprio in vista delle elezioni presidenziali che si terranno il 14 febbraio. E pare che l’intento è proprio quello di creare instabilità nel Paese, insicurezza, in modo tale da impedire all’attuale presidente Goodluck Johnatan di essere rieletto per un secondo mandato. Questo terrorismo cosiddetto islamico sta prendendo di mira non soltanto i cristiani, ma ancora di più le stesse comunità musulmane del nord del Paese. E’ una campagna che va contro, direi, proprio i principi dell’umanità e quindi non ha niente a che fare con la religione: questi sono criminali, che però hanno sostegno, come sappiamo, anche all’interno dello Stato e quindi ci sono responsabilità politiche grosse all’interno. Ma sappiamo come Boko Haram abbia appoggi e finanziamenti anche dall’estero.

D. – Un intervento immediato e urgente occorrerebbe per portare aiuti alle migliaia di persone che stanno fuggendo dalle violenze nel nord della Nigeria: una sorta di dramma nel dramma…

R. – E’ urgente creare corridoi umanitari, perché si parla di oltre un milione di sfollati nel nord della Nigeria in una realtà che è già molto, molto povera: oltre il 70 per cento della popolazione nel nord della Nigeria vive in estrema povertà, quindi questo non fa che aggravare la loro situazione. Occorre veramente che la comunità internazionale intervenga per creare corridoi umanitari, in modo da far passare gli aiuti, medicinali primari, destinati a queste popolazioni nel bisogno. E poi direi che occorre proprio una sensibilità a livello internazionale per porre definitivamente fine al commercio di armi, che è una cosa atroce. Questi conflitti non hanno mai finee l’industria delle armi continua a fare profitti sulla morte di tante persone. Bisogna vedere anche quali sono le responsabilità nostre in tutto questo giro di affari che sta dietro alle aggressioni e alle offensive di questi criminali che si dicono islamici.








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