Il patriarcato di Babilonia dei Caldei, con un comunicato ufficiale, smentisce le affermazioni circolate online secondo cui il patriarca Louis Raphael I avrebbe concesso la sua approvazione all'emigrazione di 13mila cristiani caldei iracheni in Canada e in Germania. Tali strane affermazioni – si legge nel comunicato, diffuso dai media ufficiali del patriarcato e ripreso anche dall'agenzia Fides – risultano essere completamente infondate.
Chi emigra lo fa in piena libertà
Riguardo all'emigrazione dei cristiani dall'Iraq, il patriarcato ribadisce la posizione
già espressa in altre occasioni: chi decide di lasciare il Paese martoriato dai conflitti
settari e destabilizzato dalla creazione del Califfato Islamico, lo fa in piena libertà
e assumendosene la piena responsabilità. Il patriarcato non vincola nessuno all'obbligo
morale di rimanere, né tanto meno incoraggia nessuno a andare via. La strada dell'emigrazione
rappresenta sempre una decisione personale, che non può essere giustificata con riferimenti
a inesistenti approvazioni da parte dell'autorità ecclesiastica.
No a strumentalizzazioni politico-elettorali
Nel comunicato del patriarcato si mettono in guardia i fedeli caldei dalle manovre
di singoli e gruppi organizzati che “soprattutto negli Stati Uniti” puntano a far
aumentare i numeri della diaspora irachena per allargare la propria “clientela” elettorale,
da mobilitare in appoggio alle loro iniziative politiche. (R.P.)
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