#9DaysforLife: questo l’hashtag lanciato dal Segretariato per la Vita della Conferenza episcopale statunitense in vista della “Novena di preghiera, pentimento e pellegrinaggio” che avrà luogo da oggi al 25 gennaio. L’iniziativa si tiene ogni anno in preparazione alla Giornata per la Vita nascente, che si celebra il 22 gennaio, nell’anniversario della sentenza della Corte Suprema che, nel 1973, legalizzò l’aborto.
9 motivi per aderire all’iniziativa
Porre fine all’aborto, spiega il Segretario, non è
l’unico obiettivo dell’iniziativa: si vuole anche “pregare per la vita in tutti i
suoi stadi, come i bambini che necessitano di adozione, i nascituri abortiti, le persone
in fin di vita”. Se, dunque, nove sono i giorni di preghiera, nove sono anche i motivi
per i quali si deve aderire all’evento, sottolineano i vescovi statunitensi: innanzitutto,
“è importante” non solo contro l’aborto, ma anche perché “un sempre crescente numero
di Stati sta pensando di legalizzare il suicidio medicalmente assistito” e “uomini,
donne, bambini sofferenti hanno bisogno delle nostre preghiere”.
App, sms, mailing list per non dimenticare
Poi, la Novena è “una tradizione di lunga data” che dimostra “la perseveranza dei
cattolici che ogni giorno dedicano il loro tempo alla preghiera con Dio”. E ancora:
grazie alle nuove tecnologie, sarà impossibile dimenticarsi dell’evento, dato che
quest’anno la Novena può essere seguita tramite app, sms quotidiani e mailing list
che ogni giorno suggeriscono spunti di riflessione e preghiere adatte all’occasione.
Un altro motivo per aderire all’iniziativa, continua il Segretario, è il fatto che
essa “risveglia l’attenzione”: “Il mondo sa che così tante persone danno valore e
rispettano ogni vita umana dal concepimento e fino alla morte naturale?”, domanda
la Chiesa di Washington.
Pregare insieme, in unità e solidarietà
Inoltre, #9DaysforLife è simbolo di “unità”, perché pregare insieme indica “l’universalità
della Chiesa cattolica” e “la solidarietà nei confronti dei sofferenti”. Si tratta
anche di vivere un’esperienza “spiritualmente arricchente”, sottolinea ancora il Segretariato,
che insegna a “valorizzare tutta la vita umana”. Infine, gli ultimi due motivi ricordano
che la Novena “spinge all’azione”, affinché la tutela della vita non si fermi mai,
e che “offrire le nostre preghiere a Dio significa aprire i nostri cuori al Suo amore
ed alla Sua grazia”. (I.P.)
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