2015-01-20 18:49:00

Legge elettorale al voto del Senato. Alta tensione nel Pd


Legge elettorale stasera al voto dell'aula di Palazzo Madama. Ancora alta tensione all’interno del Partito democratico: l'assemblea dei senatori Pd ha detto sì all'Italicum proposto dal premier segretario Renzi, ma la minoranza del partito conferma il dissenso e non ha partecipato al voto. Intanto Berlusconi ha ribadito questa mattina a Renzi la volontà di mantenere fede al patto del Nazareno. Il servizio di Giampiero Guadagni:

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La strada scelta dal Governo per blindare l’Italicum è l’emendamento Esposito, senatore Pd. Emendamento che recepisce gli accordi di maggioranza e farebbe decadere gli altri 48 mila, il 90% del totale. Renzi ha chiesto ai suoi parlamentari di Palazzo Madama di votare compatti: non si tratta di un voto di coscienza, ha spiegato stamattina il premier segretario all’assemblea dei senatori dem. E a chi gli rimprovera il patto del Nazareno ha risposto: anche prima si parlava con Berlusconi, voglio fare la legge elettorale con lui perché non voglio più governarci insieme. Ma la minoranza del partito ha ribadito il no: 29 senatori non hanno partecipato al voto in assemblea. Il bersaniano Gotor annuncia un emendamento per ridurre il numero di parlamentari nominati, ottenendo l'appoggio del Movimento 5 Stelle. Quella dei capolista bloccati non è la questione decisiva, replica Renzi, per il quale decisivi sono invece il premio alla lista e il ballottaggio. Renzi ha anche chiarito che l’Italicum non c’entra niente con il voto sul Quirinale. Tema, questo, almeno ufficialmente non affrontato stamattina nell’incontro che il premier ha avuto con Silvio Berlusconi, il quale ha confermato la volontà di mantenere fede al patto del Nazareno, stipulato esattamente un anno fa. Ma a sua volta Berlusconi deve fare i conti con la fronda interna a Forza Italia. E stasera ha incassato 20 voti contrari alla linea proposta, definita suicida da Raffaele Fitto.








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