Il ministro del lavoro Giuliano Poletti conferma che il governo sta studiando l’abolizione dei contratti co.co.co.. Poletti è intervenuto alla presentazione del rapporto di Obiettivo Lavoro sulle prospettive occupazionali. Alessandro Guarasci
La mancanza di lavoro colpisce sempre più le piccole e le grandi imprese. E soprattutto le figure professionali poco specializzate. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà che ha curato il rapporto assieme a Obiettivo Lavoro:
“Il mercato del lavoro non è unico, è sezionato in due parti: uno non va, l’altro va. Sono le medie imprese che occupano quello che perdono le piccole e le grandi imprese in settori particolari: lusso, design, macchine utensili, software. Dobbiamo concentrarci su questo perché politiche generali non rispondono a questo. Dobbiamo usare il web che è il nuovo modo per occupare persone”.
Oramai, infatti, chi non utilizza internet ha sempre meno possibilità di trovare lavoro. E il problema si acuisce laddove, al Sud, la connessione internet è più scarsa, per concentrarsi al 78% nel Nord del Paese. Il governo punta sul Jobs Act. A fine febbraio, dunque, arriveranno i decreti per rivedere i contratti di collaborazione. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti:
“Chi stava in questa forma legittimamente avrà un’altra opportunità, chi ci stava illegittimamente, speriamo, lavoriamo, perché vada nel contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, abbia una sua posizione nel mercato del lavoro, così come noi lo immaginiamo”.
Un’operazione non facile, dice Poletti. Il ministro poi ribadisce: la ''precarietà permanente c'è oggi e non vederlo è una responsabilità grave''.
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