L’Europa prova a fornire una risposta comune alla minaccia terroristica. Al Consiglio dei ministri degli Esteri tenutosi ieri a Bruxelles si è discusso della banca dati sui passeggeri dei voli aerei e della cooperazione con i Paesi del mondo arabo. Intanto in molti paesi a maggioranza mussulmana non si fermano le proteste per le nuove vignette satiriche su Maometto nuovamente pubblicate da Charlie Hebdo. Marco Guerra:
I ministri degli esteri Ue cercano una riposta unitaria alla minaccia del terrorismo.
Dall’incontro di ieri a Bruxelles è emersa una sollecitazione a sbloccare la direttiva
sul Pnr, ovvero la banca dati europea sui passeggeri dei voli aerei. E nelle prossime
settimane, l'Ue avvierà "progetti specifici" di collaborazione con i Paesi del mondo
arabo e con la Turchia, ha annunciato l'Alto rappresentante della politica estera
europea, Federica Mogherini che nella fattispecie ha citato “Egitto, Yemen, Algeria
e Paesi del Golfo”. A prendere parte all’incontro anche il segretario generale della
Lega Araba, Nabil El Araby. E oggi in Italia è atteso il Consiglio dei ministri che
varerà un ulteriore pacchetto di norme per il “rafforzamento degli strumenti di prevenzione
e repressione” del fenomeno jihadista. Il ministro degli esteri Gentiloni ha infatti
ricordato che in Europa si aggirano tra 3mila e 5mila foreign fighters. Intanto in
molti Paesi del mondo arabo e mussulmano non si placa la rabbia per la ri-pubblicazione
delle vignette su Maometto da parte di Charlie Hebdo. In Niger proclamati tre giorni
di lutto nazionale: si stima che nel corso delle proteste siano state uccise almeno
10 persone e date alle fiamme 45 chiese. Proteste di piazza anche in Afghanistan,
Pakistan e Iran. Una marea umana a Grozny, in Cecenia, dove si calcola che un milione
di persone hanno manifestato in difesa di Maometto.
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