2015-01-22 14:15:00

Settimane Sociali: il ruolo delle popolari cambierà in peggio


Anche oggi giornata positiva in Borsa per i titoli delle banche popolari. Per il segretario generale della Cisl Anna Maria Furlan la riforma varata dal governo è "negativa" e non c'è "nessuna urgenza" di farla. Suor Alessandra  Smerilli, segretario del Comitato organizzatore delle Settimane Sociali, organismo Cei, pensa che la natura delle popolari "cambierà in peggio". Eccola intervistata da Alessandro Guarasci:

R. - L’idea che c’è da parte del regolatore, prima di tutto a livello europeo, e vediamo che noi come Italia stiamo semplicemente seguendo, è di un modello unico bancario, modello unico che per l’Italia non funziona. Soprattutto l’Italia ha dimostrato nella sua varietà di avere retto molto meglio la crisi e avere dato più credito rispetto ad altre nazioni. Quindi se questo è l'inizio di un processo, lo scenario non è roseo.

D. – Insomma, meno garanzie per famiglie e imprese, secondo lei?

R. – Sicuramente queste banche non diventeranno più vicine alle piccole e medie imprese, ma se ne allontaneranno. In Italia, infatti, chi è vicino alle piccole e medie imprese e alle famiglie sono le banche territoriali. C'è poi non solo la gestione del credito, ma anche la partecipazione a queste strutture. Ridurre gradi di libertà, sebbene questo lo si voglia fare in funzione di una libertà di mercato, non credo che diventi utile per il sistema Italia.

D. – Secondo lei è un caso che Renzi abbia fatto il Consiglio dei ministri per varare questa riforma poche ore prima di andare a Davos, nel tempio, in sostanza, della finanza mondiale?

R. – Il fatto che questo decreto sia stato emesso tra le disposizioni di urgenza - e sinceramente non vedo l’urgenza di questo provvedimento – sicuramente mi fa riflettere.








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