Sono stati liberati i due membri dell'Ong cattolica Coordination diocesaine de la santé (Codis), rapiti il 19 gennaio a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. Si tratta - riferisce l'agenzia Fides - dell’operatrice umanitaria Claudia Priest, di nazionalità francese, e di fratel Gustave Reosse, religioso centrafricano della Congregazione dello Spirito Santo.
Ministro degli Esteri francese ringrazia mons. Nzapalainga
È stato il Ministro degli Esteri francese Laurent Fabius – riferisce l’agenzia Fides
- ad annunciare la liberazione della signora Priest, precisando che anche il religioso
centrafricano è stato liberato. Il Ministro ha ringraziato “il governo centrafricano,
le autorità religiose e, in particolare, l’arcivescovo di Bangui - mons. Dieudonné
Nzapalainga - che ha contribuito attivamente alla liberazione”.
Sequestrato un Ministro
A Bangui, due giorni dopo la liberazione di una volontaria francese, risalente a venerdì
scorso, ieri è stato sequestrato un ministro della Repubblica Centrafricana. Armel
Sayo, questo il nome del dirigente, titolare del dicastero per la Gioventù e lo sport,
è stato sequestrato da un commando di uomini armati che ha bloccato la sua automobile
nel quartiere di Galabadja. Prima di entrare a far
parte di un esecutivo di unità nazionale nato l’anno scorso, Sayo aveva guidato il
gruppo ribelle Mouvement Révolution Justice.
Rapimento per ottenere la liberazione di un capo anti-balaka
I sequestri del Ministro ma anche dell’operatrice umanitaria e del religioso rientrano
nell’ambito di una campagna di rapimenti in atto nella capitale centrafricana per
fare pressioni per la liberazione del generale Andjilo, arrestato lo scorso 18 gennaio
dalle forze Onu stanziate in Centrafrica. Andjilo è uno dei diversi capi delle milizie
anti-balaka che durante la guerra civile si sono contrapposti ai ribelli Seleka. (R.P.)
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