2015-01-28 13:07:00

Somalia: leader di Al-Shabaab lascia la lotta armata


Potrebbero esserci novità sul fronte della lotta al gruppo fondamentalista somalo Al-Shabaab. L'ormai ex capo dell'intelligence dei miliziani, Zakariya Ismail Hersi, ha ufficialmente annunciato la sua uscita dal movimento legato ad Al-Qaeda e la rinuncia alla strategia della violenza. L'esponente islamico ha anche rivolto un appello per la riconciliazione. Quali conseguenze potrebbe avere la decisione di Hersi? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a Enrico Casale della rivista “Africa” dei Padri Bianchi:

R. - Questa defezione è l’effetto che si è prodotto dopo la morte del leader degli Al-Shabaab, Godane, nel settembre dello scorso anno. Godane comandava Al-Shabaab con il pugno di ferro. Con la sua morte probabilmente è venuta a mancare al suo interno una leadership forte. Quindi si sono create delle questioni tra i diversi gruppi. Probabilmente, la fuga di questo leader importante è legata proprio a tensioni fra quest’ultimo e il gruppo dirigente che un tempo era legato a Godane. Secondo me, l’effetto potrebbe essere quello di un frazionamento del movimento e, quindi, di una perdita di controllo del territorio. Ricordiamo che Al-Shabaab, nonostante l’offensiva del governo somalo sostenuto dalle truppe dell’Unione Africana, mantiene il controllo su buona parte della Somalia meridionale.

D. - È un movimento che non più di tanto ha cercato collegamenti concreti con le altre realtà del fondamentalismo, prima di tutte Al-Qaeda ed ora lo Stato islamico, pur ispirandosi al jihadismo…

R. - Al-Shabaab ha sempre lavorato a livello locale portando avanti un discorso di nazionalismo somalo legato al fondamentalismo islamico in funzione anti-etiopica, in quanto l’Etiopia è vista come il vicino ingombrante cristiano. Lo stesso più o meno vale con il Kenya.

D. - Zakaria Ismail Hersi potrà rivelare qualcosa sui piani strategici del gruppo fondamentalista?

R. - Credo di sì, anche perché attualmente non è ancora stato perseguito a livello giudiziario da parte del governo somalo. Questo fa presupporre che ci sia una sorta di accordo tra questo personaggio e le autorità, per ottenere informazioni delicate sugli Al-Shabaab e sulla rete di Al-Qaeda. Vedremo quali potranno essere gli sviluppi.








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