Il Santissimo Sacramento gettato a terra, immagini sacre danneggiate, quattro altari devastati, una porta di ingresso distrutta, oggetti liturgici rubati: questo il drammatico scenario che si sono trovati davanti i fedeli della cattedrale dell’Assunzione ad Hermosillo, in Messico, colpita da un attacco vandalico nei giorni scorsi. Si tratta del secondo episodio avvenuto nella cattedrale nel giro di neanche un mese: a dicembre, infatti, una tela raffigurante la Vergine di Guadalupe era stata strappata via dalla cornice.
Episodio simbolo di intolleranza religiosa
“Quanto accaduto – scrive in una nota la Conferenza episcopale messicana (Cem) – denota
intolleranza ed un triste disprezzo di un diritto umano fondamentale quale è quello
della libertà religiosa”. “È dovere dello Stato – continuano i presuli – rendere realmente
effettiva, in tutti gli ambiti sociali e culturali, la libertà religiosa, così come
quella di pensiero e di espressione”. Quindi, la Cem assicura le sue preghiere a Dio
“per la conversione di coloro che hanno commesso tali atti sacrileghi” e, al tempo
stesso, si dice fiduciosa nel fatto che “le autorità civili faranno il possibile per
trovare i colpevoli e sanzionarli secondo la legge, al fine di assicurare a tutti
una convivenza pacifica”.
Card. Robles Ortega: lavorare per la giustizia e la pace
Da sottolineare, inoltre, che proprio in questi giorni la Cem ha tenuto la riunione
del Consiglio permanente, cui hanno preso parte i vescovi rappresentanti di diciotto
Province ecclesiastiche del Paese. Nella Messa inaugurale dei lavori, il card. José
Francisco Robles Ortega, presidente della Cem, ha esortato tutti a “contribuire alla
giustizia ed alla pace in Messico”: “Gesù – ha detto – non ha cercato il luogo ed
il tempo migliore per incarnarsi; come Lui, dunque, dobbiamo affrontare i nostri luoghi
ed i nostri tempi con amore e responsabilità”. Nel corso dell’incontro, si è anche
stabilito che la prossima Plenaria della Cem sarà dedicata al tema dei giovani; infine,
sono state valutate alcune proposte, avanzate da esponenti della società civile, per
la creazione di un “Sistema nazionale anticorruzione”. (I.P.)
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