2015-01-31 14:19:00

Il no della Merkel a Tsipras: niente cancellazione del debito


La Germania torna a bocciare qualsiasi ipotesi di cancellazione del debito greco. Oggi lo ha ribadito la cancelliera tedesca Angela Merkel, all’indomani della chiusura verso le istituzioni internazionali che il neo ministro delle finanze di Atene, Yanis Varoufakis, ha manifestato al presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem. Il servizio è di Eugenio Bonanata:

E’ muro contro muro tra Atene e Berlino. La cancelliera tedesca esclude l’ipotesi della riduzione del debito greco, aggiungendo che d’altra parte è impensabile la fuoriuscita del paese dall’Euro. Una situazione che sembra difficile da ricomporre alla luce del pugno duro mostrato dal governo Tzipras in queste ore. Germano Dottori, docente di Studi Strategici all’Università Luiss di Roma, intervistato da Manuela Campanile:

“Ovviamente verrà raggiunto un punto di compromesso anche perché se non gli si dà qualche cosa rischia di mettersi in moto un meccanismo a catena che è estremamente distruttivo per l’Unione europea. Questo è il rischio che deve essere scongiurato e che verosimilmente anche la Merkel ha ben presente”.

Il premier Tzipras punta ad allentare il rigore, pur proseguendo sulla strada delle riforme. Ed proprio con l’obiettivo di cercare sostegno alla sua politica che martedì si recherà a Roma e il giorno successivo a Parigi.

“Anche Hollande ha interesse all’attenuazione dell’austerità. Io credo comunque che Hollande sia già un appoggio piuttosto importante per Tsipras nella ricerca di un punto di equilibrio nei rapporti con la Germania e nella definizione di un pacchetto che permetta alla Grecia di sopravvivere”.

Il ministro delle finanze ellenico, però, ieri è stato duro ad Atene di fronte al numero uno dell’Europarlamento chiedendo lo stop delle trattative con gli ispettori della troika, il rifiuto dell’ultima tranche del piano di salvataggio, che scade a fine febbraio, e l’apertura di una conferenza internazionale.

In questo modo, non rispettando gli impegni, Tzipras “mette il suo Paese in pericolo”, ha detto il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, che ieri ha organizzato una cena a Strasburgo con il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Merkel.

“Tsipras sembra avere una certa spregiudicatezza dal punto di vista geopolitico e ho l’impressione che sia tutt’altro che un profeta disarmato, si presenta, cioè, al negoziato con la Merkel e con il partito europeo del rigore avendo alcune carte in mano piuttosto interessanti: una certa solidarietà della Francia dentro l’Unione Europea e una rete di sostegno di emergenza di cui la Russia e la Cina sono evidentemente i pilastri fondamentali. Io credo che sia una forma di rassicurazione, che permette a Tsipras di giocare con maggior vigore e con minori timori”.








All the contents on this site are copyrighted ©.