2015-01-31 06:55:00

Sri Lanka: vescovo Mannar chiede rilascio prigionieri politici


Mons. Joseph Rayappu, vescovo di Mannar, ha esortato il nuovo governo ad abrogare il Prevention Terrorism Act (Pta) il più presto possibile e rilasciare tutti i prigionieri politici attraverso una procedura legale, come primo passo verso un processo di riconciliazione. Dopo aver chiesto un incontro con il Presidente per il prossimo mese - riferisce l'agenzia Misna - mons. Rayappu ha detto ai media locali che intende consegnare una lettera in cui indica alcuni fatti e questioni che devono essere presi in considerazione.

La difficile situazione dei prigionieri politici
“Il presidente Maithripala Sirisena, allora candidato comune per le elezioni presidenziali, mi ha incontrato in Mannar, dove ho esposto la difficile situazione dei prigionieri politici. La maggior parte dei prigionieri politici avevano lasciato il movimento Ltte, ma sono stati costretti a rientrare durante l’ultima fase della guerra perché minacciati e intimiditi dai leader del movimento separatista. Mantenere questi uomini e donne, senza un’adeguata procedura legale è una situazione patetica” ha spiegato il vescovo, sottolineando che alcuni dei prigionieri sono genitori di giovani ragazzi. Secondo la stima di mons. Rayappu, ci sono circa 500 prigionieri politici rinchiusi a Boosa, Kandy, Vavuniya, Jaffna e Anuradhapura. “Anche nel carcere Welikada, a Colombo, ci sono quasi 124 prigionieri politici” ha detto il vescovo di Mannar.

Appello al neo Presidente Sirisena
Affermando che “giustizia ritardata è giustizia negata” il vescovo ha continuato a dire che sotto il nuovo governo di Maithripala la Commissione sulle persone scomparse può essere attendibile. “Dobbiamo dare giustizia alle persone colpite. Io non sono preoccupato di un meccanismo locale o un meccanismo internazionale, ma di un meccanismo credibile che ponga fine a tutti i problemi brucianti dei Tamil” ha detto mons. Rayappu, esprimendo la sua fiducia in questo nuovo governo guidato da un leader non ambizioso come Sirisena che dovrebbe, come primo provvedimento, eliminare il Pta perché “calpesta i diritti fondamentali del popolo”. (P.L.)








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