La Settimana mondiale dell’armonia e del dialogo tra le fedi (1-7 febbraio 2015) è giunta alla sua quinta edizione. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2010, durante questa settimana “i popoli del mondo, nei propri luoghi di culto, possono esprimere gli insegnamenti sulla tolleranza, il rispetto per gli altri e la pace che emanano dalle fedi che professano”, aveva indicato il re Abdullah II di Giordania di fronte all’assemblea Onu, proponendo l’iniziativa, che oggi assume una rilevanza particolare. In questa settimana si “concentrano e coordinano gli sforzi” dei gruppi interreligiosi perché aumenti la loro efficacia e si incoraggiano i “predicatori a dichiararsi per la pace e l‘armonia”.
Gli eventi interreligiosi
La lunga lista degli eventi consultabile sul sito worldinterfaithharmonyweek.com spazia
tra l’America e l’India, Pakistan, Israele, Uganda, Arabia Saudita… Anche le proposte
sono le più varie: a Bruxelles si terrà un incontro interreligioso tra le diverse
guide spirituali che svolgono assistenza spirituale nelle carceri; a Odessa si parlerà
dei valori religiosi come catalizzatori nell’impegno dei laici nella società; a Berlino
ci sarà un “brunch interreligioso”; a Kottarakkara, in India, una marcia per la pace;
a Lagos, Nigeria, si parlerà di “formazione dei giovani nigeriani come operatori di
pace attraverso l’armonia religiosa”. Promotori di questi eventi sono organismi interreligiosi
locali o nazionali. (R.P.)
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