2015-02-03 20:29:00

Corte de L’Aja: assolte Serbia e Croazia da reato di genocidio


La Corte internazionale di giustizia de L’Aja ha assolto sia la Serbia che la Croazia dall’accusa reciproca di genocidio. I fatti esaminati risalgono alla sanguinosa guerra dei Balcani, tra il 1991 e il 1995. Il servizio di Roberta Gisotti

La sentenza è definitiva, emessa oggi dai 17 giudici dell’Onu. Non del tutto inaspettato il responso della Corte, che ha respinto le accuse di genocidio presentate dal governo di Zagabria contro quello di Belgrado, che aveva contro denunciato la Croazia per lo stesso reato. Sotto la lente della Corte de L’Aja, in particolare l’occupazione serba della città di Vukovar, durata tre mesi nel 1991 con decine di migliaia di croati sfollati e qualche centinaio arrestati e uccisi. D’altro lato, l’espulsione di circa 200mila serbi dal territorio croato ed ancora la fuga di altri 200 mila civili bombardati nella regione Krajina, a maggioranza serba. Secondo la convenzione dell’Onu si commette genocidio quando le azioni militari hanno l’obiettivo di distruggere in tutto o in parte un gruppo sulla base di ragioni etniche, razziali o religiose. Importante sottolineare il messaggio di riconciliazione lanciato dalla Corte, che incoraggia i due Paesi, oggi indipendenti, a cooperare per “offrire adeguata riparazione alle vittime delle violazioni, quindi a consolidare la pace e la stabilità nella regione”.








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