2015-02-05 19:12:00

Intesa nella maggioranza sul decreto anticorruzione


La Commissione europea nelle previsioni economiche per il 2015 sottolinea che per la prima volta dal 2007 la crescita torna al segno positivo in tutti gli Stati membri. Una crescita ancora debole e con forti differenze tra paese e paese. In Italia ad esempio sarà solo dello 0,6%. Ma Bruxelles apprezza comunque gli sforzi del Governo di Roma, che oggi ha provato un accelerazione sul decreto anticorruzione. Servizio di Giampiero Guadagni

Estensione dell’area di punibilità per il falso in bilancio. E’ questo il punto politicamente più significativo dell’accordo di maggioranza raggiunto oggi sul testo contenente le norme anticorruzione, attualmente all’esame del Senato. Un accordo fortemente voluto dal ministro della Giustizia Orlando, dopo le divisioni in materia all’interno del Pd e tra Pd e alleati del Nuovo centrodestra. E ora Orlando chiede a Sel, Movimento 5 Stelle e Forza Italia di valutare serenamente il provvedimento. Ma di serenità nel mondo politico ce ne è poca, dopo l’esito della partita Quirinale. Forza Italia insiste nel considerare rotto il patto del Nazareno: d’ora in poi, fa sapere Berlusconi, voteremo solo quello che ci convince davvero.

Ma Forza Italia è ormai lacerata al proprio interno. Il capo dei dissidenti Fitto accusa: ci siamo piegati a Renzi, i vertici del partito devono dimettersi, tranne Berlusconi. Il Pd fa sapere: noi andiamo avanti comunque, i numeri ci sono. Un messaggio rivolto agli azzurri, ma anche alla minoranza interna che chiede ora modifiche a riforme costituzionali e Italicum. Il Governo Renzi si fa forte anche dell’apprezzamento di Bruxelles, che chiede di continuare il cammino delle riforme. La Commissione Ue, nelle sue previsioni economiche, registra infatti una crescita solo dello 0,6%, ancora troppo debole anche rispetto agli altri paesi europei. I problemi maggiori restano debito e disoccupazione.

Per il ministro dell’Economia Padoan, la Commissione Ue ha comunque riconosciuto l’efficacia delle misure adottate. Un buon viatico per l’esame della legge italiana di stabilità che Bruxelles pubblicherà il 27 febbraio.








All the contents on this site are copyrighted ©.