2015-02-18 20:00:00

Il Papa prega per Ucraina. Bandiere separatiste a Debaltsevo


Il Papa all’udienza generale ha rivolto la sua preghiera di pace anche per l'Ucraina, dove gli accordi siglati nel secondo vertice di Minsk, la scorsa settimana, faticano ad essere realizzati e la tregua dalle armi scattata nella notte tra sabato e domenica, continua ad essere violata in diverse occasioni da ambo le parti. Il servizio di Roberta Gisotti:

Francesco si è rivolto ai vescovi del Paese, in visita ad Limina, presenti in Piazza San Pietro accompagnati dai fedeli delle loro diocesi:

“Fratelli e sorelle, so che tra le tante altre intenzioni che portate alle Tombe degli Apostoli c’è la richiesta della pace in Ucraina. Porto nel cuore lo stesso desiderio e mi unisco alla vostra preghiera, perché al più presto venga la pace duratura nella vostra patria”.

Intanto i  separatisti filorussi hanno issato le proprie bandiere a Debalstevo. Bruxelles parla di violazione degli accordi di Minsk-2 e minaccia 'misure appropriate'. Previsto nuovo colloquio telefonico tra la cancelliera tedesca Merkel e i presidenti russo Putin, ucraino Poroshenko e francese Hollande. Giuseppe D’Amato:

L’80% dei militari ucraini sono stati evacuati ordinatamente da Debaltsevo. Così il presidente Poroshenko, volato all’Est per controllare di persona le operazioni di ritiro. Diversa versione forniscono i separatisti che parlano di resa in massa del nemico.  La popolazione rimane imbottigliata nella cittadina, nodo ferroviario tra le due roccaforti filo-russe, Donetsk e Lugansk. Non vi sono corridoi umanitari. In 7mila sono laggiù senza luce, acqua e cibo. Nel frattempo, come gesto di buona volontà, i separatisti hanno ritirato alcuni armamenti pesanti dalle zone dove la tregua non è mai stata rotta. Mancano, però, conferme indipendenti. Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha affermato che l’azione militare dei separatisti a Debaltsevo non ha violato il cessate il fuoco, stabilito a Minsk. Di diversa opinione gli occidentali, dal capo della diplomazia Ue Federica Mogherini al primo ministro britannico Cameron al vicepresidente Usa Biden. E’ previsto un’ennesima conversazione telefonica tra i leader che garantiscono l’accordo di Minsk-2








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