2015-02-20 15:38:00

Caritas Europa: politiche economiche Ue causano povertà e disoccupazione


Disoccupati e poveri non diminuiscono. Caritas Europa ha presentato il terzo rapporto sull'impatto della crisi nei Paesi dell'Europa mediterranea, tra cui l'Italia. La politica dell'austerity voluta dall'Ue presenta un conto sociale salato ai politici europei. Sono oltre 122 milioni le persone a rischio emarginazione sociale in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Romani e Irlanda. La parte settentrionale dell'Europa ha infatti risentito solo in parte della crisi economica. In Italia la disoccupazione giovanile, nella fascia d'età tra i 15 ed i 24 anni, è al 40%. Sempre in Italia i 'neet', i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcuna attività sono il 26%, in Europa il 13%. Lo studio, inoltre, a fronte di una disoccupazione europea molto alta, indica una tendenza alla "precarizzazione del lavoro". 

"Le politiche europee che i governi nazionali hanno attuato su indicazione di Bruxelles e Strasburgo, spiega Walter Nanni, responsabile dell'Ufficio Studi di Caritas italia, non sono esenti da responsabilità. Con riduzioni sensibili per la spesa sociale e sanitaria". Il rigore di bilancio imposto dall'Ue ha colpito i livelli più deboli della società europea. Con un continente "più diseguale, sottolinea il segretario di Caritas Europa, Jeorge Mayer, con modelli di protezione sociale all'interno degli Stati nazionali non più efficaci e depotenziati. E con uno scollamento tra politica economica e democrazia". 

Con noi, Walter Nanni, responsabile Ufficio Studi di Caritas italiana e Tiziana Ciampolini, direttore Osservatorio Caritas di Torino. 

 

 








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