2015-02-21 11:11:00

Tangeri. Caritas: violenze Forze dell'ordine contro migranti


Appello al rispetto dei migranti in Marocco da parte di associazioni umanitarie, onlus, arcidiocesi di Tangeri, Caritas e diverse organizzazioni. In un comunicato stampa, vengono criticati il rastrellamento del grande accampamento degli immigrati subasahariani sul monte Gourogou, a 10 chilometri da Nador, vicino alla città spagnola di Melilla, il 9 febbraio, e gli attacchi del 13 febbraio ai campi nei pressi di Nador, Selouane e Zegangan.

Abusi negli interventi delle forze dell’ordine
Nella prima operazione, le Forze dell’ordine hanno arrestato oltre 700 migranti – fra cui 3 donne e diversi minori – che sono stati trasferiti al campo di Karait Arekmane, identificati e poi inviati in altre città, soprattutto nel sud del Marocco. Il comunicato specifica che, con il pretesto di liberare le donne dalle reti delle tratte, sono stati effettuati arresti illegali, e ritiene gli interventi della polizia finalizzati esclusivamente ad allontanare i migranti dai confini con le enclavi spagnole di Ceuta e Melilla. Secondo le associazioni e organizzazioni che hanno diffuso il comunicato, poi, gli abusi commessi dalle Forze dell’ordine il 13 febbraio – saccheggiando gli accampamenti e dando alle fiamme i loro pochi beni – non fanno che aggravare le precarie condizioni di vita dei migranti, già provati dal freddo inverno.

Tutele giuridiche e assistenza per migranti e richiedenti asilo
“Di fronte a questi fatti – si legge nel comunicato – noi membri della società civile locale siamo molto preoccupati per questa operazione di repressione”. Il comunicato chiede quindi la liberazione immediata dei migranti arrestati illegalmente e assistenza giuridica e interpreti per quanti, fermati a Nador, sono accusati di essere coinvolti nella tratta di esseri umani. Associazioni, Chiesa e Caritas richiedono inoltre di poter incontrare i migranti arrestati per verificare il rispetto dei loro diritti fondamentali e di garantire un trattamento particolare ai richiedenti asilo, ai minori e ai malati, protetti dalle convenzioni internazionali e dalla legge locale. Infine, viene chiesto di interrompere gli arresti dei migranti nelle strade di Nador, soprattutto di quelli muniti di un titolo di soggiorno o che stanno facendo ricorso per ottenerlo. (T.C.)








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