I 21 egiziani uccisi in Libia saranno ricordati
come martiri dalla Chiesa copta
Uccisi perché professavano la fede cristiana: così
il patriarca della Chiesa copta ortodossa Tawadros II si è espresso a proposito dei
21 egiziani decapitati in Libia dall’Is. I loro nomi, ha annunciato il patriarca,
saranno inseriti nel Sinassario, l’equivalente orientale del martirologio romano.
Una procedura, spiega il portale Terrasanta.net, che equivale alla canonizzazione
nella Chiesa latina. Il martirio di questi 21 fedeli verrà commemorato l’8 di Amshir
del calendario copto (il 15 febbraio del calendario gregoriano), che è anche la festa
della Presentazione di Gesù al tempio.
Lo Stato egiziano pronto a sostenere i
parenti delle vittime
Intanto, l'Egitto si è impegnato a versare alle famiglie
delle vittime una pensione mensile di 1.500 sterline egiziane (pari a poco più di
172 euro, tenuto conto che il salario minimo in Egitto è di 1.200 sterline al mese,
cioè circa 138 euro). I nomi dei 21 lavoratori egiziani cristiani copti emigrati in
Libia sono stati pubblicati dal settimanale Watani, organo di stampa espressione dei
copti del Cairo.
I nomi dei 21 cristiani copti uccisi
Ecco come si chiamano i nuovi martiri della Chiesa
copta: 1. Milad Makeen Zaky, 2. Abanoub Ayad Attiya, 3. Maged Soliman Shehata, 4.
Youssef Shukry Younan, 5. Kyrillos Shukry Fawzy, 6. Bishoy Estefanous Kamel, 7. Samuel
Estefanous Kamel, 8. Malak Ibrahim Sinout, 9. Tawadros Youssef Tawadros, 10. Girgis
Milad Sinout, 11. Mina Fayez Aziz, 12. Hany Abdel-Messih Saleeb, 13. Bishoy Adel Khalaf,
14. Samuel Alham Wilson, 15. Ezzat Bishri Naseef, 16. Lucas Nagati, 17. Gaber Munir
Adly, 18. Essam Baddar Samir, 19. Malak Farag Abram, 20. Sameh Salah Farouq, 21. Un
lavoratore ancora senza generalità del villaggio di al-Our. (T.C.)
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