2015-02-22 18:37:00

Renzi: in Libia sappiamo come intervenire. Ancora scontro su Jobs Act


“In Libia conosciamo come stanno le cose e siamo in grado di intervenire". Lo ha affermato il premier Matteo Renzi, alla trasmissione tv di Lucia Annunziata. Sulla politica interna ancora scontro sul Jobs Act. In mattinata, invece, il premier aveva presentato il provvedimento la Buona Scuola. Sentiamo Giampiero Guadagni

48 ore dopo l’approvazione dei decreti attuativi del Jobs act, restano forti le critiche di minoranza Pd, sinistra e sindacati soprattutto sul superamento dell’articolo 18. E fa discutere l’intervento del presidente della Camera Laura Boldrini per la quale il governo avrebbe dovuto tenere conto dei pareri non favorevoli delle commissioni Lavoro di Senato e Camera. Non è rispettosa della democrazia, aggiunge Boldrini, l’idea dell’uomo solo al comando. Il parere delle commissioni non è vincolante, replica il vicesegretario del Pd Serracchiani che sottolinea come quello del Pd sia un lavoro di squadra e chiede al presidente della camera di rispettare il ruolo terzo di garanzia della sua carica. Non risponde direttamente alle accuse Renzi, peraltro molto soddisfatto per il varo della riforma del lavoro.

Il premier, in una intervista televisiva, va al contrattacco del leader della Fiom Landini, che, osserva ironico Renzi, ha subito una dura sconfitta sindacale nella partita Fiat e ha bisogno di voltare pagina impegnandosi in politica. Sul fronte internazionale, Renzi assicura che l’Italia non è sotto attacco dell’Isis ma non sottovaluta la situazione ed è in grado di intervenire in qualunque momento in Libia grazie alla sua intelligence. Oggi infine il presidente del Consiglio ha rilanciato la riforma della scuola, che prenderà forma in un provvedimento che sarà portato venerdì prossimo al Consiglio dei ministri








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