2015-02-23 15:30:00

Al via i lavori nelle scuole. Fidae-Cei: ignorati da Buona Scuola


Il governo ha messo in campo circa un  miliardo di euro per l’edilizia scolastica. Tre progetti per 21 mila interventi di ristrutturazione, costruzione di nuovi edifici, riqualificazione energetica, messa in sicurezza. L’esecutivo poi pensa di agire anche attraverso mutui, come dice l’architetto Laura Galimberti, a capo della Struttura di missione l’edilizia  scolastica di Palazzo Chigi:

“Adesso è stato firmato finalmente il decreto mutui, cosiddetto. Si tratta di mutui a totale carico dello Stato – più di 850 milioni – che di fatto sono dei finanziamenti per gli enti locali e che passeranno attraverso la programmazione regionale e sono fuori dal patto di stabilità. Quindi siamo sicuri che questo darà una bella svolta. Sicuramente, però, non completerà tutto il fabbisogno, che sappiamo è notevole, date le criticità degli edifici scolastici”.

Ma il documento della Buona Scuola, presentato oggi dal governo, ha in sostanza “ignorato le scuole paritarie”. Lo afferma don Francesco Macrì, presidente della Fidae, la federazione che raggruppa le scuole d’ispirazione cattolica. Per le paritarie, il governo ha previsto nel 2015 finanziamenti per 472 milioni di euro contro i 530 del 2013. Ciò, dice don Macrì, “le ha messe in una condizione di gravissima sofferenza e nella quasi impossibilità di proseguire la loro attività”. D’accordo il vescovo mons. Gianni Ambrosio, presidente della Commissione Cei per la Scuola:

R. - Purtroppo (la scuola paritaria nella  Buona Scuola, ndr) non viene menzionata, non è presente. Speriamo che, al di là del testo, venga comunque considerata, perché è un servizio importante che viene fatto al sistema scolastico italiano. Quindi speriamo che  ci sia questa attenzione, non solo teorica, ma anche concreta e pratica, nei confronti di una realtà importante che ha, tra l’altro, segnato, caratterizzato la storia della scuola italiana.

D. – Da ormai alcuni anni a questa parte i finanziamenti per la scuola non statale stanno calando. Questo in concreto quali problemi porta?

R. – Porta ad una enorme difficoltà nel riuscire ad arrivare a fine anno. Comporta anche un distorcimento , se così si può dire , delle nostre scuole cattoliche paritarie, perché sono scuole al servizio di tutti, ma se si devono alzare naturalmente le rette, per poter continuare ad andare avanti, allora si rischia davvero di non venire più incontro a quella fondamentale esigenza, che era di aiutare tutti a poter svolgere appunto l’istruzione. Questo davvero contro tutta la tradizione della scuola cattolica.

Tornando all’edilizia, circa un terzo delle scuole italiani ha problemi legati alla sicurezza. Dunque come accolgono i genitori gli interventi del governo? Abbiamo sentito Domenico Montuori del coordinamento scuole elementari di Roma.

“Per il momento i soldi che le scuole hanno visto sono quelli delle cosiddette ‘scuole belle’, della riverniciatura delle aule. Tutto il resto, però, non c’è: il problema della sicurezza, dell’antincendio, delle scuole a norma per i diversamente abili, per i soffitti che crollano. Io sinceramente non ho visto questo”.








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