2015-02-25 16:00:00

"Sangue del tuo sangue": un dono contro le discriminazioni


Un camper per donare il sangue in diversi luoghi di culto presenti a Roma.Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Sangue del tuo sangue”, iniziata nei giorni scorsi. Il progetto è stato promosso dal comune di Roma, dalla Croce Rossa e dall’associazione internazionale Religions for Peace. Sul significato dell’iniziativa si sofferma, al microfono di Anna Zizzi, il segretario generale Religions for Peace-Italia, Luigi De Salvia:

R. – “Sangue del tuo sangue” è questo progetto per rispondere in modo positivo alle chiusure, alla discriminazione e anche a quello che avviene in questi tempi di versare il sangue con tanta facilità e addirittura versarlo abusivamente in nome della religione. Invece qui si vuole mostrare, si vuole lanciar questo messaggio della condizione umana che ci accomuna sul piano fisico, ma anche delle relazioni così come essere di aiuto agli altri. Per questo, sono state coinvolte tutte le tradizioni e le comunità religiose.

D. – Perché è importante far conoscere questa iniziativa?

R. – Può essere anche un esempio, un modello di rapporti diversi, di rapporti di attenzione, alla sofferenza, alla preziosità, alla sacralità della vita che spesso viene banalizzata in un mondo smarrito che non ha valori di riferimento, così come viene banalizzata dall’estremismo in nome della religione. Hanno partecipato guide religiose delle varie tradizioni: il vescovo ausiliario della Chiesa di Roma, il rabbino capo della città, il segretario generale della Grande moschea di Roma per citare i più noti, ma anche altre personalità, fedeli delle varie tradizioni e persone di buona volontà che hanno capito il valore dell’iniziativa. Questo è un aspetto, un’azione concreta per aiutare le persone che hanno bisogno e, non volendo, anche un contributo al bene comune.

D. – Quale sarà il prossimo appuntamento?

R. – Sono appuntamenti presso luoghi importanti per le varie realtà religiose della città, quindi presso la Sinagoga maggiore, presso la Grande moschea, presso le parrocchie delle comunità romene e naturalmente luoghi della cristianità cattolica che andremo a definire prossimamente. La campagna poi è rivolta anche ai giovani, agli studenti, alle scuole. Non a caso è stata promossa in collaborazione con l’Assessorato alle scuole di Roma Capitale, del Comune di Roma, con la Croce Rossa italiana. Noi abbiamo contribuito come “Religions for peace”. Per noi, tutto questo è qualificante perché la nostra ragion d’esser è quella di valorizzare quello che accomuna, quanto c’è di alto a favore dell’attenzione alla vita in tutte le tradizioni religiose, la cosiddetta “regola d’oro” di volere per l’altro il bene che vogliamo per noi stessi.








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