È il tema della libertà il nucleo principale dell’incontro dei consulenti giuridici delle Conferenze episcopali europee (Ccee), che si terrà a Bratislava, in Slovacchia, dal 4 al 6 marzo. Due, in particolare, gli aspetti che verranno messi a fuoco, spiega in una nota mons. Duarte da Cunha, segretario generale del Ccee: “Il primo è la libertà all’obiezione di coscienza, ossia quel diritto che preserva quello spazio di libertà che permette alla persona di non agire contro la propria coscienza”.
Libertà all’obiezione di coscienza e libertà
di espressione
Il secondo, invece, è “la libertà di espressione:
un diritto che richiede una grande attenzione anche per l’attualità del dibattito
diventato sempre più presente dopo gli eventi di Parigi e di Copenaghen”. Tanto più
che, continua il presule, “non spetta solo al legislatore, ma a tutta la società cercare
di capire che cosa questo diritto significa e come deve essere applicato”. Per questo,
la Chiesa cattolica “cercherà nel corso dell’incontro di individuare quali sono le
sfide presenti oggi in Europa a livello legislativo e come la luce del Vangelo possa
aiutare a trovare ciò che è più giusto”.
Previsto intervento di mons. Gallagher,
segretario per i rapporti con gli Stati
Nel corso dell’incontro, i partecipanti visiteranno
anche l’Agenzia europea per i diritti fondamentali, e incontreranno la Missione permanente
della Santa Sede presso l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa
(Osce). Oltre al presidente della Conferenza episcopale slovacca, mons. Stanislav
Zvolensky, ed al nunzio apostolico nel Paese, mons. Mario Giordano, al convegno interverrà
anche mons. Paul Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati del Vaticano,
che proporrà una riflessione sul tema “Le sfide alla Chiesa di oggi nei discorsi
di Papa Francesco al Parlamento Europeo e al Consiglio d’Europa”.
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