2015-02-27 13:29:00

Diocesi Cordoba: per presidenziali serve rivoluzione etica


“I cristiani partecipino con responsabilità e totale libertà alla gestione della cosa pubblica”: questo l’invito avanzato dall’arcidiocesi di Cordoba, in Argentina, in vista delle elezioni presidenziali che si terranno nel Paese il prossimo 25 ottobre. In una nota a firma della Pastorale sociale diocesana, si ribadisce che “la realtà attuale esige, oggi più che mai, di prendersi cura della Patria. E questo obiettivo riguarda tutti, poiché da tutti dipende il presente ed il futuro della nazione”.

Società “malata”. Promuovere inclusione e pace sociale
“La nostra società è la nostra casa ed attualmente essa è malata, scoraggiata, rattristata, impotente”, scrive la Chiesa di Cordoba, puntando il dito contro la corruzione, il degrado delle istituzioni, l’illegalità, la perdita dell’aspirazione al bene comune e alla ricerca della verità, la mancata valorizzazione del lavoro. Di fronte a tale situazione, “la Chiesa lancia un appello a recuperare la speranza e la fiducia nella morale – si legge ancora nella nota – ed esorta a curare la Patria, a rafforzare le istituzioni repubblicane, così da ottenere l’inclusione e la pace sociale”.

Veri cittadini, titolari di diritti e di doveri
Ma per prendersi cura della Patria, continua l’arcidiocesi di Cordoba, è necessario “prendere sul serio lo status di cittadino”, il quale “non è un mero abitante del Paese, né un suddito nei confronti dello Stato o del governo di turno”. Al contrario, il cittadino è “un soggetto di diritti e di doveri”, poiché ha “il diritto di esigere che lo Stato garantisca il benessere generale e la promozione del bene comune”, ma ha anche il dovere di “adempiere ai suoi obblighi in maniera responsabile”.

No a individualismo, intolleranza e corruzione
In pratica, specifica la nota, “un buon cittadino è colui che usa la sua libertà con responsabilità; rispetta le leggi vigenti, paga le tasse, ha cura del patrimonio pubblico, non usa la violenza come soluzione dei conflitti, è capace di dialogare, è consapevole delle conseguenze delle sue azioni, sa porsi nei panni di chi non condivide le sue opinioni, si preoccupa dell’ambiente e del rapporto con gli altri”. In questo senso, sottolinea la Chiesa di Cordoba, una condotta da vero cittadino “è incompatibile con l’individualismo, l’indifferenza politica, l’intolleranza ideologica, la mancanza di una coscienza comunitaria, la corruzione”.

Votare in maniera responsabile
Dal punto di vista elettorale, inoltre, il buon cittadino che vuole votare “in modo consapevole e responsabile” si preoccupa “di informarsi sui progetti elettorali dei candidati”, tenendo conto anche delle loro “qualità morali” per l’esercizio della funzione pubblica. In sintesi, spiega ancora l’arcidiocesi argentina, “la cura della Patria esige da ciascuno la capacità di agire in modo civile e responsabile, mettendo in pratica valori come la giustizia, la libertà, la legalità, il rispetto reciproco, la partecipazione, di guardare al lavoro come fonte della dignità umana e forma legittima di sussistenza, di promuovere la lotta alla corruzione”.

Occorre una rivoluzione etica per formare nuovi leader
In conclusione, ciò che la Chiesa di Cordoba auspica è “una vera rivoluzione etica” per formare nuovi leader, “forgiati nella verità e capaci di apprezzare l’esercizio costante dei valori sociali”. “Abbiamo bisogno – conclude la nota – di costruire una democrazia non solo formale, ma anche reale e partecipativa”. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.