2015-03-02 14:23:00

A Roma Claudia Koll legge la vita di Santa Teresa d'Avila


Tre letture per conoscere da vicino le storie di alcuni giganti della fede attraverso la voce di attori professionisti. Parte questa sera nella chiesa romana di Santa Maria della Vittoria la rassegna "Ritratti di Santi", organizzata come sempre in Quaresima dal Movimento Ecclesiale Carmelitano. Per tre settimane  consecutive Claudia Koll, Giulio Base e Vincenzo Bocciarelli si alterneranno nella lettura delle agiografie scritte da padre Antonio Maria Sicari. Il servizio di Paolo Ondarza:

Festeggia 10 anni la rassegna Ritratti di Santi, appuntamento ormai tradizionale nella Quaresima romana. Questa sera Claudia Koll racconta la vita di Santa Teresa d’Avila, a 500 anni dalla nascita. Emozionante accostarsi alla mistica spagnola accanto alla scultura berniniana che la ritrae in estasi nella chiesa di Santa Maria della Vittoria, confessa l’attrice:

R. - Per me è come fare un corso di esercizi spirituali perché leggendo e approfondendo il testo, anche direttamente durante la lettura al pubblico, percepisco qualcosa del santo. Ogni volta dico di sì a questa proposta che mi viene fatta proprio perché per me è motivo di crescita.

D. - C’è un aspetto che l’affascina particolarmente di Santa Teresa d’Avila?

R. - Sicuramente l’intelligenza spirituale, partendo anche dal desiderio che aveva fin da bambina di conoscere Dio.

D. - Ritratti di Santi, riproponendo le vite di questi giganti della fede, le attualizza, offrendole in particolare ai giovani, con i quali lei è in costante rapporto nell’accademia che dirige. Sono attratti dai santi?

R. – Sono dei modelli importanti anche per i giovani. Ho visto che quando si studia un personaggio in accademia, si riceve qualcosa da quel personaggio. Se la persona, il personaggio è positivo lascia nel cuore dell’attore dei segni positivi; se chiaramente è un personaggio negativo trasmette della negatività. Ho visto, ad esempio, un ragazzo che aveva problemi di relazioni affettive crescere attraverso il personaggio che interpretava, mentre ho visto il peso che si porta dento un attore quando interpreta un personaggio negativo. Allora, dagli americani abbiamo imparato questo metodo di mettere l’attore di fronte ad una sedia vuota, dialogare con il personaggio e prendere le distanze da questo personaggio negativo proprio per non assorbire i suoi comportamenti, i suoi pensieri negativi …

D. – La sua vicinanza ai giovani che sta raccontato, è bene ricordarlo, avviene in un contesto accademico molto particolare, molto diverso dalle tradizionali accademie …

R. – Sì, la Star Rose Academy è un’accademia fondata dalle Suore Orsoline della Sacra Famiglia che hanno creduto nel progetto di portare la fede nell’arte. L’accademia è ispirata alla Lettera agli artisti di Giovanni Paolo II, dove c’è questa consapevolezza che l’artista ha una vocazione; è una chiamata anche da parte di Dio quella di essere un artista che porta la bellezza, la gioia, la speranza, la luce nel mondo. Quindi è un progetto ambizioso dove i ragazzi vengono formati in tutte le arti: a cantare, a danzare, a recitare e a impegnarsi ad entrare nel mondo dello spettacolo portando la luce e la bellezza della fede. E’ un impegno ambizioso perché non facile: bisogna avere un po’ della follia di chi è innamorato di Dio. Noi abbiamo delle esperienza belle, forti in accademia.

D. - Ci sono alcune letture che hanno cambiato la sua vita?

R. – Sicuramente il Diario di Santa Faustina. Bisogna dire innanzitutto che è il Signore che cambia il cuore delle persone. Però sicuramene leggendo “Storia di un’anima” di Santa Teresina, ho compreso che dovevo fare un cammino di spoliazione di tante maschere per diventare sempre più semplice davanti a Dio per lasciarmi plasmare da lui. E quindi “Storia di un’anima” è stata la prima lettura importante che ho fatto, chiaramente dopo il Vangelo, la Parola di Dio che è lampada ai nostri passi. Successivamente il Diario di Santa Faustina, che continua a stupirmi per la sua profondità di esperienza: una donna chiamata dal Signore a fare un percorso importante sulla misericordia che ci ha consegnato nel suo diario. Il terzo santo che io desidero conoscere ed approfondire è proprio Santa Teresa D’Avila, Teresa la grande.

D. - Sarà dunque una serata particolarmente significativa questa …

R. - Per me sì, e spero anche per gli altri.

Prossimi appuntamenti, mercoledì 9 marzo con San Giovanni Bosco letto da Giulio Base e lunedì 16 marzo con Enrichetta Alfieri, la suora angelo dei carcerati di San Vittore, letta da Vincenzo Bocciarelli. 








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