2015-03-06 13:24:00

Dubbi della Caritas sulla norma anti accattonaggio di Alfano


Sta facendo discutere la proposta del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per un provvedimento contro il racket dell’accattonaggio e della carità. Una misura fortemente voluta dai sindaci che chiedono misure per il degrado urbano. I dubbi della Caritas. Il servizio di Alessandro Guarasci:

Ancora i dettagli non ci sono, ma Alfano ha in mente un provvedimento che contenga all'interno misure per un più forte controllo del territorio. Il problema è sempre distinguere chi è costretto a chiedere l’elemosina, magari da una organizzazione malavitosa, da chi lo fa di sua spontanea volontà. D’altronde anche il sindaco di Firenze Nardella dice che non si può vietare di chiedere la legalità. Pierluigi Dovis, delegato Caritas per il Piemonte:

“Quello che a noi preoccuperebbe è che questo tipo di iniziative vengano fatte per il decoro urbano, per mettere cioè da parte le persone che chiedono i soldi davanti alle chiese piuttosto che ai semafori, perché queste in qualche modo deturperebbero il paesaggio oppure darebbero semplicemente fastidio. Ma se il motivo è, invece, vediamo di aiutare le persone a fare dei cammini di maggiore dignità allora ci sto, ma lì ho bisogno che vengano messe in campo delle risorse economiche, anche professionali, in termini di accompagnamento progettuale per le persone”.

Non ci sono numeri su chi chiede l’elemosina, anche se Cnca annuncia che tra qualche settimana darà i dati di un’indagine in due regioni italiane e in Bulgaria, Polonia, Portogallo, Romania. Sicuramente ci sono malavitosi che, soprattutto nelle grandi città, sfruttano minori e portatori di handicap. Una fetta di chi chiede la carità fa parte di quei 47 mila senza casa censiti dall’Istat a fine 2011.








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