Negli ultimi due decenni l'Albania ha mutato volto, anche se resta ancora grande il divario tra le condzioni di vita nei principali centri urbani e le zone agricole e montane, in particolare nel nord del paese. Ed è qui che si concentra, da alcuni anni, l'attenzione di VIS - Volontariato internazionale, Ong fondata nel 1986 che s'ispira al carisma di San Giovanni Bosco e opera in stretto contatto con la rete dei salesiani nel mondo.
Dopo aver operato a Tirana e Scutari a favore della formazione professionale e della popolazione interessata alla migrazione interna, - fortissima subito la caduta del regime comunista agli inizi degli anni novanta - VIS ha lanciato un programma di formazione e di valorizzazione del patrimonio artistico e naturale di un Albania ancora poco conosciuta.
Un modo, non solo di promuovere il territorio, aprendolo a forme di turismo responsabile e sostenibile, ma anche un'opportunità di lavoro, in particolare per i giovani.
Ne parlano ai nostri microfoni Pierpaolo Ambrosi, Responsabile per VIS in Albania e Arjeta Kekaj, Agente di Sviluppo Locale nell'ambito del progetto di sviluppo rurale di VIS e una delle responsabili dell'ufficio turistico di Tamara, nel nord del paese, al confine col Montenegro.
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