2015-03-07 14:32:00

Filippine, vescovi: riforma agraria è questione di equità


Approvare senza ulteriori rinvii le leggi 4296 e 4375 per consentire la piena applicazione della riforma agraria, il "Carp" (Comprehensive Agrarian Reform Program - Carp) tuttora incompiuta nelle Filippine. È il corale appello rivolto ai membri del Congresso dai vescovi filippini in una lettera inviata nei giorni scorsi al presidente, Benigno S. Aquino III. I due provvedimenti, che attendono ancora l’approvazione dei due rami del Congresso, prevedono il rinnovo dei poteri e degli stanziamenti necessari al Dipartimento per la Riforma (Dar) e l’istituzione di una Commissione ad hoc per verificare l’applicazione della legge e sanzionare le violazioni che impediscono l’effettiva assegnazione  dei terreni.

No concentrazione delle proprietà terriere
Non estendere il Carp e non assicurare l’acquisizione delle terre “equivale a privare almeno un milione di contadini del loro diritto a diventare proprietari dei campi che arano, a condividere in modo equo i frutti del loro lavoro e trovare una strada per uscire dalla povertà”, afferma la lettera firmata da 81 presuli, tra i quali il presidente della Conferenza episcopale (Cbcp), mons. Socrates B. Villegas, arcivescovo di Lingayen-Dagupan. “Significa inoltre che il Paese non è riuscito a porre fine all’ingiusta concentrazione della proprietà terriera nelle mani di pochi e quindi a permettere una crescita inclusiva”, aggiungono i presuli, che chiedono ai parlamentari di non lasciare morire nel silenzio la riforma “prima che la liberazione e l’emancipazione dei coltivatori  sia portata a termine”.

La Chiesa da anni in campo per la riforma agraria
Da anni, la Chiesa filippina si batte a favore dei contadini poveri e di una distribuzione più equa della terra. Le aree rurali del Paese pagano infatti l'eredità storica di una forte concentrazione delle proprietà terriere: le riforme del 1988 e del 1998, fortemente osteggiate dalle lobby dei latifondisti, non hanno risolto la questione agraria nel Paese, con un conseguente aumento delle tensioni sociali nelle campagne. Un primo importante risultato della battaglia della Chiesa è stata l’estensione della Carp nel 2009, anche se la ridistribuzione delle terre procede ancora a rilento. Nella loro lettera, i vescovi filippini denunciano che un totale di 708.000 ettari di terre coltivate attendono ancora di essere distribuiti, mentre tra un milione e un milione e mezzo di ettari che il Dar dichiara di avere assegnato non sono ancora entrati in possesso dei nuovi proprietari. (L.Z.)








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