2015-03-07 14:25:00

I giovani di Cl: l'incontro con Gesù riempie di senso la vita


Sin dalle prime ore del mattino Piazza San Pietro è stata invasa gioiosamente da decine di migliaia di aderenti a Comunione e Liberazione, giunti da tutto il mondo per incontrare Papa Francesco. Ascoltiamo i loro commenti raccolti da Marina Tomarro:

R. - Far parte di Comunione e Liberazione vuol dire avere una prospettiva di vita secondo una concretezza e indicazioni precise perché il cristianesimo non è un’etichetta: è una possibilità di vivere in modo più pieno la propria vita.

D. - Don Giussani diceva sempre che è fondamentale l’incontro con la persona di Gesù Cristo. Questa sua esortazione quanto è stata importante nella sua vita?

R. - E’ stata importante attraverso l’incontro con persone che hanno testimoniato Gesù. E anche adesso, nella compagnia di amici, nelle persone che noi frequentiamo, per riconoscere la presenza di Gesù in loro.

D. - Il modello di vita cristiana è quello che cerco di attuare sia, coi miei limiti, dentro al lavoro e nella costruzione della mia famiglia, ed anche come scopo educativo nella crescita dei miei figli.

D. - Come ti chiami?

R. – Marta.

D. – Quanti anni hai?

R. – 12.

D. – Cosa vuol dire per te fare parte di Comunione e liberazione? Sei molto giovane…

R. – Sì, vuol dire stare insieme agli amici e condividere con loro le nostre emozioni.

R. – Siamo qui perché se non facessimo parte di Comunione e Liberazione non saremmo una famiglia. Probabilmente non ci saremo neanche mai incontrati. E poi perché nella vita abbiamo capito che nella vita è importante seguire Qualcuno e questa è la strada che il Signore ha scelto per noi.

D. - Nella sua vita quotidiana il far parte del movimento cosa vuol dire?

R. - Vuol dire poter contare su una concretezza che si traduce proprio anche nei volti delle persone che mi sono accanto e che vivono questa esperienza e che mi aiutano a ricordarmi la mia appartenenza a Cristo.

D.  – La figura di don Giussani cosa vuol dire per lei?

R.  – E’ stato il primo maestro di fede che ho realmente incontrato nella mia vita.

R. - Io lo ho incontrato tramite i suoi amici, amici stretti: sacerdoti che hanno iniziato con lui questa esperienza. Per cui, per me è un maestro che imparo a conoscere tramite i testi ma che posso conoscere anche attraverso le persone che sono stati suoi amici, che hanno imparato da lui questo metodo di affrontare la vita che dà gusto a ogni cosa.

R. – Vuol dire aver fatto un incontro che ha cambiato completamente la mia vita riempiendola del significato che solo l’incontro con Gesù Cristo può portare.








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