2015-03-11 08:19:00

America Latina: ancora 130 milioni i poveri nella regione


“Nonostante questi progressi eccezionali, attualmente un latinoamericano su quattro continua ad essere povero. Alcuni hanno subito scosse di assestamento che lo hanno fatto temporaneamente cadere in povertà (poveri “transitori”). Ma la cosa più preoccupante - riferisce l'agenzia Misna - è che gli altri non sono mai riusciti ad uscire dalla loro povertà: questi sono i poveri cronici”. È uno dei passaggi dello studio dal titolo “I dimenticati: Povertà cronica in America Latina e nei Caraibi” realizzato dalla Banca Mondiale, in base al quale la povertà cronica nella regione colpisce 130 milioni di persone che vivono con meno di 4 dollari al giorno, nonostante la crescita economica negli ultimi dieci anni e gli sforzi per incoraggiare l’accesso al mercato del lavoro.

Differenze significative tra i vari Paesi
Nel 2004, la percentuale di poveri in America Latina era pari a 44,9%; nel 2012 è scesa al 25,7%, sebbene ci siano differenze significative tra i Paesi. Uruguay, Argentina e Cile sono i Paesi col tasso minore di povertà cronica, attorno al 10%, ma in Nicaragua l’indice sale al 37% e in Guatemala arriva al 50%.

La mobilità ha portato la povertà cronica anche nei centri urbani
La povertà presenta anche variazioni significative all’interno dello stesso Paese, come in Brasile dove è considerato povero cronico il 5% della popolazione dello Stato centrale di Santa Catarina, mentre nello Stato nordorientale del Ceará è il 40%. La mobilità sociale all’interno dei Paesi ha portato la povertà cronica anche ai centri urbani: Cile, Brasile, Messico, Colombia e Repubblica Dominicana hanno tassi più alti di poveri cronici in città, tra il 2004 e il 2012, rispetto alla campagna. (F.B.)








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