Per dire no alla “strategia del terrore” scatenata in Europa dagli atti terroristici di Parigi e Copenaghen e dall’attacco sventato in Belgio, i leader religiosi scenderanno per le strade di Bruxelles domenica 15 marzo, dando vita a una marcia nazionale con lo slogan “Together in Peace - Liberté et Respect”. Il corteo si fermerà davanti a una moschea, una sinagoga, una casa della laicità, una cattedrale ortodossa, una chiesa cattolica e un tempio protestante: “Luoghi - scrivono i rappresentanti delle religioni in Belgio in un comunicato congiunto ripreso dall'agenzia Sir - che simboleggiano il pluralismo filosofico e religioso del nostro Paese e dell’Europa. Sarà segno del rispetto fondamentale che abbiamo gli uni per gli altri e della solidarietà profonda che ci unisce”.
Marcia per esprimere il desiderio di vivere insieme nella pace
A promuovere l’iniziativa - sostenuta e coordinata dalla Comunità di Sant’Egidio -
figurano mons. André-Joseph Léonard, presidente dei vescovi belgi e arcivescovo di
Malines-Bruxelles, Henri Bartholomeeusen, presidente del “Centre d’Action Laïque”
(Cal), Julien Klener, presidente del Concistoro centrale israelitico di Bruxelles,
e Noureddine Smaïli, presidente dell’Esecutivo dei musulmani del Belgio. Saranno presenti
anche i rappresentanti delle Chiese anglicana, protestante e ortodossa con il metropolita
Athenagoras Peckstadt del patriarcato ecumenico. “Marceremo gli uni accanto agli altri
per le strade di Bruxelles per mostrare il nostro desiderio di vivere insieme nella
pace”. (R.P.)
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